Due successi editoriali ieri sera di scena ad “Un Mare di Libri” ovvero la presentazione di opere con gli autori nella battigia del PataPata a Sampieri al calar del sole.
Venerdì 18 agosto Tea Ranno, cinquantaquatrenne raffinata scrittrice siciliana di Melilli (ma da ventidue anni vive e lavora a Roma), ha colloquiato con Lucia Trombadore su “La Sposa Vermiglia” e “Viola Foscari”, Edizioni Mondadori.
Sono due romanzi che mettono al centro, sono in qualche modo collegati nella visione e negli intenti, due donne siciliane che riscattano la propria condizione per concretizzare, anche a prezzi altissimi, l’uso della loro libertà negata da consunte e ingiuste regole non scritte. L’ambiente è quello di due società di epoche diverse dove i figli devono seguire le imposizioni della famiglia ora sulla scelta del marito ora nel rimanere sole e rispettate con mariti indifferenti e non curanti, anche se ancora belle e avvenenti, in presenza di un amore che improvvisamente esplode nel corso della vita anche se in età non più giovanile.
Vincenzina e Viola rompono il muro dell’obbedienza di un onore ipocrita e senza senso per seguire i propri istinti e i propri sentimenti.
In “Sposa Vermiglia” la protagonista si chiama Vincenzina Sparviero. Il cognome è stato coniato dall’autrice per indicare il coraggio della protagonista nella scelta di un percorso di vita che fa riferimento ad una storia veramente accaduta e della quale la madre di Tea Ranno è stata narratrice del fatto.
Il romanzo è ambientato nella Sicilia del 1926.
La protagonista è la figlia attraente ma fragile di una famiglia di nobili siciliani, una ragazza, si dice in paese, troppo cagionevole per diventare madre.
Ma della sua presunta sterilità al vecchio don Ottavio Licata non sembra importare granché, e così il matrimonio d’interesse fra la “palombella” mansueta e obbediente e il ricco sessantenne, fascista e mafioso, è combinato.
Un pomeriggio di primavera, però, quando il fidanzamento è stato ormai annunciato, improvvisamente Vincenzina incontra l’amore negli occhi ambrati di Filippo Gonzales.
Da quel momento la ragazza si difende dal futuro che incombe imbastendo nella fantasia le immagini di una gioia impossibile: seduta alla finestra della sua stanza a ricamare e sognare, attende il passaggio della sagoma amata con il passo lento, le mani in tasca, uno sguardo fuggevole verso di lei.
Nella china lenta e inesorabile che conduce, sul filo della tragedia, al matrimonio annunciato, assaporiamo la storia struggente di un amore probabilmente impossibile.
Viola Foscari è invece una quarantanovenne, maritata con figli che ormai raggiunta l’età della maturità vede ritagliarsi un destino da donna sola. Il marito non si cura di lei e vive nella più totale disinvoltura.
Viola Foscari è una donna di grande carisma: perfetta padrona di casa, madre di due figli, ancora bellissima. Ma è in un momento di fragilità: i figli, che le hanno riempito la vita ogni istante, sono abbastanza grandi da lasciare il nido e da voler costituire una nuova famiglia.
È proprio durante la festa di fidanzamento di uno di loro che tutto inizia. Basta uno sguardo e Viola sente nascere improvvisa la passione per un ragazzo che ha l’età dei suoi figli. Iniziano giornate ebbre, in cui il desiderio amplifica i sensi e tutto sembra giusto, lecito, tutto salvato dall’amore, che illumina ogni cosa e ci rende migliori. Momenti in cui l’azzardo porta Viola a giocarsi ogni cosa, e ore in cui la stanchezza prevale, consegnandola allo sfinimento della colpa e dell’angoscia.
Viola avrebbe tutto: bellezza, ricchezza, eleganza, una bella famiglia. Eppure le manca qualcosa, si sente incompleta. E in un momento di debolezza entra nella sua vita Paolo, che potrebbe essere suo figlio. La passione divampa pressoché subito, dopo un corteggiamento brevissimo. Viola sente di non essere più lei, si sente come posseduta da un “Pazza” che sceglie come agire, e la conduce rapida sulla via della rovina.
Sul palcoscenico di una Sicilia gravida di cambiamenti, Tea Ranno intreccia le vite di personaggi, ognuno dei quali, come tutti noi, nasconde un segreto destinato a rivelarsi in quelle circostanze speciali in cui l’esistenza apre un varco nella sua rete.
Lucia Trombadore ha conversato su questi temi con Tea Ranno al cospetto di un numeroso pubblico che ha saputo apprezzare le riflessioni e le valutazioni su un mondo femminile del passato che oggi non esiste più ma dal quale pur non avendo alcuna nostalgia descrive un contesto sociale con le sue regole e le sue assurde imposizioni.
“Un Mare di Libri” torna sulla battigia del PataPata venerdì 25 agosto alle 19.
Un giovane scrittore siciliano, Filippo Nicosia, presenta il suo libro d’esordio “Un’invincibile estate” edizione Giunti. L’autore ne parlerà con Giuseppe Pitrolo.
“Un Mare di Libri” è un’iniziativa del giornalista Marco Sammito e della libraia Piera Ficili.