Un pomeriggio insieme in spiaggia a Pozzallo: giovani immigrati delle comunità di accoglienza, giovani Caritas di Cuneo, giovani scout di Jesi, giovani del territorio. Un momento d’incontro vissuto nel segno della gioia e del gioco, nella spiaggia di Pietre Nere, a Pozzallo. La Caritas diocesana di Noto, insieme alla Comunità missionaria intercongregazionale e al Centro d’incontro per giovani ‘ITE’, insieme ai giovani della Caritas di Cuneo e ai giovani dei centri di accoglienza per stranieri di Pozzallo, ha organizzato un momento di festa interculturale con musica e giochi. Un messaggio di pace, di amicizia e di solidarietà alle genti che affidano le proprie speranze e la propria vita al Mediterraneo, nel momento in cui questo mare rischia di diventare sempre più luogo di dolore.
“La Caritas diocesana di Noto e la Comunità missionaria intercongregazionale – spiega Maurilio Assenza – continuano a suggerire la relazione come cifra dell’accoglienza e dell’integrazione. Quando stai insieme capita di comprendere meglio. Intanto questi giovani che vengono dal Sud del mondo: appena offri qualche possibilità di imparare lo fanno con entusiasmo. Se ascolti le loro storie scopri quanta sofferenza e quanto desiderio di vita ci sono in loro (ed è bello cogliere anche come possono loro stessi diventare animatori e mediatori, seppur il cuore è nella terra lasciata, dove possibilmente hanno figli). Ed è ragionevole pensare che un’accoglienza ordinata e attenta previene ogni forma di devianza, anzi di più arricchisce”. Assenza aggiunge: “In spiaggia è bastato poco perché tutto si animasse con musica e danza. Scoprendoci noi impacciati e loro con il ritmo nel cuore. Chissà – viene da pensare – se non ci aiuteranno a riscopre ritmi della vita meno meccanici e meno efficientisti e più attenti a quel ritmo profondo che fa sentire le vibrazioni del corpo e dell’amicizia”. Il direttore della Caritas diocesana di Noto rileva anche un altro aspetto importante: “Dialogando con i responsabili della pastorale giovanile e della Caritas che accompagnano in estate giovani della diocesi di Cuneo a fare esperienze con altre realtà, veniva spontaneo rilevare come i giovani sono disponibili a impegnarsi nelle relazioni e nel servizio, e questo spinge la Chiesa ad essere più vera: Chiesa che anima, accompagna i sogni più belli che ci sono nel cuore dei giovani. E certo veniva anche spontaneo rilevare come nel Sud a una certa età si va via: prima per l’università, poi per il lavoro… E allora occorre più coraggio e creatività perché si fermi quest’emorragia. Gioia e preoccupazione insieme, nelle conversazioni attorno all’incontrarsi spontaneo di giovani di tutto il mondo e di tutta Italia. Nascono pensieri seri, ma positivi. E pensando anche alla scuola che fra poco inizia (c’erano nostri giovani studenti che in estate pensano alla solidarietà) la speranza è che si aiutino le nuove generazioni a crescere con il cuore sensibile e pulito”. Il Centro ‘ITE’, che favorisce l’incontro tra giovani migranti e giovani pozzallesi, continuerà durante l’anno, come pure grazie alla presenza dei missionari continueranno le iniziative per far conoscere culture e valori del mondo. Proseguiranno pure le iniziative per percorsi di accoglienza concreta attraverso reti di famiglie disponibili (“Rifugiato a casa mia”) e di vigilanza sui diritti, di immigrati e italiani (“Presidio”).