Ogni anno, tra il giorno di Ferragosto e quello di San Giovanni, puntuale come un orologio, il rugby ibleo si ritrova dopo la pausa estiva e inizia la preparazione per la nuova stagione.
Anche quest’anno, è accaduto stasera, i rugbysti del Ragusa Rugby, agli ordini dei preparatori atletici Erman Dinatale e Maurizio Parisi e sotto gli occhi vigili dei coach German Greco e Alessio Lamia, si sono radunati, questa volta nell’insolita sede di Marina di Ragusa, per iniziare il lungo percorso, atletico e tecnico, che li porterà in piena forma al primo di ottobre, giorno in cui prenderà il via il campionato di serie C1 edizione 2017/2018.
Una sessantina gli atleti presenti stasera, gli assenti erano giustificati, e tutti con gran voglia di lavorare, nonostante l’aria che si respirava fosse quello del primo giorno di scuola, quindi con tanti abbracci, qualche sfottò e molta allegria.
Gli “insegnanti” sono stati comprensivi ma severi e, dopo una mezzoretta di “libertà”, conclusa con la classica foto di inizio stagione (c’erano anche il sindaco, Federico Piccitto, e l’assessore allo sport, Massimo Iannucci), è suonata la campanella del “tutti in classe” e si è iniziato a sudare.
«Questa prima settimana», ci ha spiegato il coach dell’Under18 Lamia, «ci dedicheremo esclusivamente alla parte atletica, dalla prossima si introdurrà anche il pallone».
Alle parole del tecnico lombardo hanno fatto eco quelle di coach Greco: «Per queste prime due settimane ci alleneremo lunedì, martedì, giovedì e venerdì, poi continueremo nei canonici giorni di martedì, giovedì e venerdì, ma già da lunedì prossimo l’appuntamento sarà al campo del rugby».
Sessanta atleti alla prima uscita, seppur appartenenti a due formazioni, non sono pochi, soprattutto alla luce delle assenze già preventivate. È forse il caso di pensare a mettere su due squadre per categoria?
Luca Tavernese, il team manager dei bianconerazzurri, è categorico: «Non ci pensiamo per niente! L’abbondanza di uomini è sempre qualcosa di positivo per gli allenatori e quando la concorrenza per una maglia si fa spietata il livello della squadra di conseguenza si alza. Quest’anno chi vorrà giocare dovrà sudare e impegnarsi tanto per conquistarsi il posto tra i 22».
E se il livello si alza, fare sogni grandiosi non è vietato. Ancora Tavernese: «Ci sarà molto da lavorare e probabilmente è da presuntuosi dichiarare che puntiamo alla promozione in serie B ma quello è il reale obiettivo che ci poniamo. Sulla carta abbiamo un roster di qualità e di esperienza, guidato da un ottimo tecnico, tutti ingredienti che servono per fare un ottimo campionato. A maggio tireremo le somme».