Il consiglio comunale di Ragusa ha approvato, giovedì scorso, la proposta riguardante il “Regolamento sulla definizione agevolata delle liti fiscali relative ai tributi comunali”. Presentato dai consiglieri comunali del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola. Il regolamento sulla definizione delle controversie tributarie pendenti in cui è parte il Comune di Ragusa consentirà ai contribuenti interessati di potere risolvere la controversia pagando un importo agevolato.
I particolari dell’iniziativa politica sono stati illustrati, in conferenza stampa nella sede del Partito Democratico a Ragusa, dal segretario dell’Unione comunale, Peppe Calabrese, dal capogruppo democratico D’Asta, dal presidente della direzione del Pd, Michele Sbezzi, oltre che da Giuseppe Lizzio e Franco Cilia, esponenti cittadini del partito. “Questo provvedimento, secondo i nostri calcoli – ha sottolineato il capogruppo dem D’Asta – è destinato ad avere un impatto di oltre tre milioni di euro. Anche per questo motivo, tale aspetto meritava la nostra massima attenzione”. “Ed ecco perché i consiglieri del nostro partito – ha messo in luce il segretario Calabrese – hanno sollecitato l’aula ad assumere una posizione netta. Era una occasione che non si poteva assolutamente perdere. Tra l’altro, si tratta di un atto che consente di dare continuità alla nostra linea politica, dall’ambito nazionale a quello locale”. Ad offrire quest’opportunità “agevolata” di risoluzione delle controversie è la manovra correttiva (Dl 50/2017), che consente di definire le liti in cui il ricorso in primo grado sia stato notificato dal contribuente entro il 24 aprile 2017 e per le quali, alla data di presentazione della domanda, il processo non sia ancora concluso con pronuncia definitiva. La chiusura riguarda, ad esempio, le controversie instaurate avverso avvisi di accertamento Tarsu, Ici, Imu e altro ancora. La domanda di definizione agevolata, da redigersi su modello che a breve sarà predisposto dal Comune e reso disponibile sul proprio sito internet, dovrà essere presentata entro il 2 ottobre 2017 e potrà essere spedita con raccomandata A/R, oppure inviata tramite posta elettronica certificata o consegnata a mano. Per la definizione occorrerà pagare gli importi spettanti al Comune di Ragusa, richiesti con l’atto impugnato e ancora in contestazione, con esclusione delle sanzioni collegate ai tributi contestati e degli interessi di mora. D’Asta aggiunge una sottolineatura di carattere politico: “Abbiamo predisposto gli atti necessari e sebbene fossimo in periodo estivo siamo stati solerti nell’arrivare al traguardo auspicato. Certo, è da mettere in evidenza che né il sindaco né l’assessore al ramo abbiano speso una sola parola su questo iter né in commissione né durante la discussione in aula. Ma dall’amministrazione grillina ci aspettiamo questo e altro. L’importante è che il Consiglio comunale abbia dimostrato di possedere la dovuta sensibilità per fare in modo che l’iter approdasse verso un porto sicuro. Invitiamo dunque i contribuenti ragusani che si trovano nella condizione descritta dal regolamento ad adoperarsi per potere arrivare al risultato auspicato”.