Al “Guzzardi” di Vittoria la giornata della Sepsi: conoscere – curare – prevenire

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La Divisione di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale “Guzzardi”, diretta da Mario La Tona, di Vittoria ha aderito all’iniziativa promossa dalla Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva – SIAARTI – alla Giornata della Sepsi – allestendo, mercoledì 13 settembre 2017 (giornata mondiale) dalle 8 alle 20, un banchetto espositivo all’ingresso dell’Ospedale.
Scopo dell’iniziativa è quello di promuovere la conoscenza di tale fenomeno con brochure e materiale divulgativo e con la compilazione di un questionario da distribuire all’Utenza che verrà poi riconsegnato a SIAARTI a fini statistici e come risultato della adesione.
Referenti della Giornata Linda Lo Magno e Fabrizio Pelligra, Linda Gulino, Giambattista Salvo e l’OSS Debora Chinnici.

La sepsi è una minaccia per la vita e si verifica quando la risposta infiammatoria dell’organismo ad un’infezione danneggia gli stessi tessuti e organi dell’ospite. La risposta infiammatoria può portare a shock, insufficienza multipla d’organo e morte, specialmente se non diagnosticata precocemente e trattata tempestivamente.
Nel mondo ogni anno vengono colpiti da sepsi dai 20 ai 30 milioni di individui con oltre 6 milioni di casi di sepsi infantile e neonatale e oltre 100.000 casi di sepsi materna. In Europa si verificano circa 400 casi /100000 abitanti di spesi con un’incidenza che supera quella dell’infarto del miocardio e delle patologie neoplasiche. Nel mondo sviluppato, la sepsi è in notevole aumento con un tasso annuo tra il 8-13% negli ultimi dieci anni. I motivi sono diversi e includono l’invecchiamento della popolazione, l’uso crescente di interventi ad alto rischio in tutte le età, lo sviluppo di specie microbiche resistenti ai farmaci e infezioni più virulente. La sepsi può colpire chiunque senza distinzioni di età, sesso e condizioni precedenti di salute.
In Italia diverse iniziative su base regionale e locale hanno già messo in atto programmi di educazione e implementazione delle linee guida per il trattamento della sepsi nella pratica clinica. Questi progetti hanno determinato nei diversi dipartimenti ospedalieri l’aumento della conoscenza del fenomeno sepsi e, quindi, del riconoscimento precoce del paziente con conseguente miglioramento del trattamento. Queste attività hanno permesso una significativa riduzione della mortalità attribuibile alla sepsi negli ospedali cha hanno partecipato.

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