“Gli avvistamenti di branchi di randagi nella parte alta della città, cioè in c.da Selvaggio, nella Zona Artigianale e in quella Industriale si ripetono di continuo. Anche dieci cani per branco che provocano paura e mettono in pericolo passanti e automobilisti. E’ una situazione non più sostenibile”.
Il Laboratorio politico 2.0 ha raccolto nel corso dell’ultimo anno numerosissime segnalazioni che riguardano quella che si può definire una vera e
propria “emergenza randagismo” e “con il termine della bella stagione – spiegano dal direttivo – sono aumentate a dismisura da parte di chi ha trascorso le vacanze in villeggiatura ed è tornato in città. Già questo lunedì moltissimi sono stati gli automobilisti che hanno visto un branco composto da una decina di cani in c.da Tabuna e lo stesso poi muoversi in c.da Selvaggio e stazionare alla rotatoria tra la Zona Artigianale e la Industriale, crocevia importantissimo della città”.
“Una condizione di pericolo – spiegano – perché al di là del conoscere quanto sono aggressivi o meno questi randagi non c’è dubbio che branchi di tali dimensioni, a spasso in mezzo ad aree dove c’è un alta densità di traffico rappresentano un doppio pericolo. Ad aggravare la situazione, poi, c’è da considerare che proprio in questi giorni è terminato il periodo di affidamento del servizio di cattura e custodia dei randagi nella nostra città che, a ben vedere, sembra aver prodotti pochi o scarsi risultati”.
“Non è la prima volta che interveniamo sul tema – dicono ancora dal Lab 2.0 – periodicamente siamo costretti a puntare l’attenzione su questo argomento e oggi, scaduto il servizio di contrasto al randagismo, non ci resta che augurare che non si proceda come è abitudine del M5S ibleo tramite proroghe su proroghe”.
“Quel che ci preme – concludono – è che venga fatto un serio lavoro di mappattura dei branchi presenti, cattura e sterilizzazione delle femmine, ricovero e cura degli esemplari malati e cattura di quelli pericolosi. Il Comune di Ragusa ha già impegnato somme importanti in questo settore, con l’ex assessore Stefania Campo prima e con l’assessore Nella Disca ora. Tutti quei soldi spesi solo per essere minacciati da branchi di randagi? Speriamo non si debba attendere la prossima amministrazione per avere un servizio come si deve”.