E’ inaccettabile, incomprensibile e irriguardosa per i cittadini la risposta che ho ricevuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alle mie interrogazioni, ben tre, sulla destinazione dei fondi per la continuità territoriale.
Il governo, facendo riferimento all’ultima Conferenza di Servizi scrive, tra l’altro, che “per la possibilità di estendere la continuità territoriale agli aeroporti di Comiso e Trapani si conviene sulla necessità di rinnovare il bando per le tratte di Lampedusa e Pantelleria e di trattare le istanze di Comiso e Trapani in successivi tavoli tecnici”. Sono trascorsi ormai quasi due anni da quando (nella legge di stabilità del 2016) ero riuscito ad ottenere 20 milioni di euro in più per la “continuità territoriale” ovvero per far pagare di meno i biglietti aerei ai siciliani; il mio emendamento era esclusivamente finalizzato ad abbattere le tariffe aeree che in molti casi sono un ostacolo insormontabile per chi non può permettersi di comprare a centinaia di euro un volo da Comiso a Milano o da Trapani a Roma; i tanti esempi di un volo dalla Sicilia per la Lombardia che costa più di un Fiumicino-New York ci hanno reso ridicoli agli occhi di mezzo mondo e li voglio citare appena per l’ennesima volta. Voglio invece rimarcare con convinzione e senza remore che stavolta davvero dobbiamo dire basta. In particolare mi rivolgo ai cittadini della provincia di Ragusa che devono sapere che:
1) I soldi individuati dal mio emendamento e stanziati dal Parlamento sono risorse “aggiuntive” che ho trovato con fatica ed hanno l’unico scopo di estendere il principio della continuità territoriale agli aeroporti minori presenti nella nostra Regione (Comiso e Trapani); le risorse per le isole minori sono altra cosa e se il GOVERNO NAZIONALE oggi vuole pescare dal mio emendamento contravvenendo alle indicazioni del PARLAMENTO non permetterò che lo faccia nel silenzio e nella rassegnazione di chi in questa legge ha creduto!
2) In quest’ultima fase si è accentuata una “continuità politica” nefasta e preoccupante tra i governi di centrosinistra a Roma e a Palermo (entrambi, per fortuna, vicini alla scadenza naturale delle legislature) mirata alla penalizzazione di specifiche porzioni del Mezzogiorno e tra queste, purtroppo, c’è il sud est siciliano.
3) Non ho la presunzione di ergermi a unico difensore di questa comunità, chiedo anzi ai colleghi parlamentari e alla classe dirigente nel suo complesso di sostenere questa battaglia che è di TUTTI! In attesa di risposte io però le cose che ho fatto per la gente che rappresento nelle istituzioni le intendo difendere allo stremo, da subito e senza tentennamenti. Per questo non permetterò che la continuità territoriale ci venga soffiata da sotto il naso dal governo nazionale ormai unicamente a trazione PD, né dagli ultimi rantoli di potere di Rosario Crocetta e dei suoi 48 assessori in cinque anni né, tantomeno, dal signore che guida l’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) da un numero imprecisato di anni, il dottor Vito Riggio, anch’egli complice di questo “gioco delle tre carte” con i 20 milioni stanziati nella Finanziaria 2016 anche e soprattutto per l’aeroporto di Comiso!