Il segretario dell’Unione comunale del Partito Democratico di Ragusa, Giuseppe Calabrese, e il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario D’Asta, hanno chiesto al nuovo manager dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, Lucio Ficarra, un incontro urgente per discutere del trasferimento di due medici su cinque dal Pronto soccorso dell’ospedale Civile al presidio della città di Comiso.
“Della questione – dichiarano i due – se ne era parlato già alcuni giorni fa, quando nel corso di una riunione lo stesso manager, sollecitato sull’argomento dal parlamentare regionale on. Dipasquale, aveva assicurato che niente avrebbe perso il Pronto Soccorso di Ragusa, garantendo che si trattava di una preoccupazione priva di fondamento. A quanto pare, invece, non è andata così e se ciò che ci hanno riferito dovesse essere vero, sarebbe molto grave. Ci risulta, infatti, che al presidio ragusano verranno a mancare ben due medici su cinque con la perdita effettiva di un intero turno mattutino, riducendo ulteriormente, in questo modo, la già scarsa offerta sanitaria per i cittadini iblei. Si tratterebbe di un’azione penalizzante nei confronti della città di Ragusa e vorrebbe dire, inoltre, che qualcuno opera all’Asp in barba agli impegni che il manager assume con la comunità ragusana, sminuendone il ruolo e la parola. Siamo sicuri che il nuovo manager della sanità iblea, che ha già dimostrato una grande capacità di ascolto e molta sensibilità, ci riceverà per chiarire e chiudere questa preoccupante vicenda che crea allarme e disagio”.
“E’ giusto che si tenti di risolvere le criticità delle strutture sanitarie in difficoltà – concludono Calabrese e D’Asta – ma questo non può essere fatto ai danni di altre realtà che hanno già le proprie carenze, indebolendone l’offerta ancora di più”.