Calcio. Dopo il bel 3-1 rifiliato in Coppa all’Avola, il Città di Ragusa prepara la difficile gara contro lo Scordia

Il tecnico Filippo Raciti

“Era questa la gara che avremmo dovuto fare domenica. E però poco male, stavolta ci siamo sbloccati, sempre con lo stesso avversario, dimostrando di avere, in qualche modo, imparato la lezione. Una bella vittoria che ci rincuora in vista dell’arrivo del Città di Scordia, vera e propria corazzata”. E’ il commento dell’allenatore del Città di Ragusa, Filippo Raciti, dopo il 3-1 rifilato ieri pomeriggio,

nella gara di andata del secondo turno di Coppa Italia, al Città di Avola. Il match si è giocato allo stadio Aldo Campo di contrada Selvaggio e quindi gli azzurri hanno sfruttato al meglio il fattore campo. “Ma più di questo – aggiunge Raciti – direi che, finalmente, determinati meccanismi si sono sbloccati. Certo, concretizziamo meno rispetto a quanto costruiamo. Ma diciamo che siamo in crescita e che se riusciamo a mantenere questa tendenza pure per il futuro, potremo davvero toglierci grandi soddisfazioni. Questa squadra ha ancora notevoli margini di miglioramento, i giovani sono tutti in gamba e possiamo solo sperare di fare sempre meglio”. Ieri a segno sono andati Rimmaudo, Scerra su rigore e Manfrè. Tutte le reti sono arrivate nel secondo tempo come se le due squadre, nella prima frazione, si fossero studiate più del dovuto. “A ogni modo – continua Raciti – è stato un test importante anche perché ci ha consentito di prepararci in vista del difficile match con lo Scordia”. La gara di domenica 24 settembre prenderà il via alle 15,30. Gli azzurri sono in formazione tipo, nessun assente o indisponibile. “Cercherò di mettere in campo la formazione migliore – spiega Raciti – ma abbiamo bisogno anche del sostegno del nostro pubblico. I ragazzi apprezzano molto questo aspetto. Lasciatemi ringraziare i tifosi che sono venuti a sostenerci domenica scorsa a Palazzolo, sempre contro l’Avola. Il loro calore ci è servito moltissimo. Speriamo che, giocando in casa, i tifosi possano essere molti di più”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa