Rientra l’allarme legato al trasferimento di alcuni medici del Pronto soccorso dell’ospedale Civile di Ragusa in altre strutture analoghe del resto della provincia. Il rischio era quello di lasciare sguarnito il nosocomio. A fornire ampie rassicurazioni in questo senso al segretario cittadino del Pd, Peppe Calabrese, e al capogruppo dem in Consiglio comunale, Mario D’Asta, è stato lo stesso manager dell’Asp 7, Salvatore Lucio Ficarra, nel corso di un incontro, tenutosi in piazza Igea,
a cui hanno partecipato anche il direttore sanitario, Giuseppe Drago, e il primario del Pronto soccorso, Giovanni Noto. “E’ vero che in questi giorni – chiariscono Calabrese e D’Asta che nei giorni scorsi avevano sollevato il problema – c’è stato il temporaneo trasferimento di alcuni medici di Ragusa verso i Pronto soccorso di Comiso e Vittoria ma è altrettanto vero che lo stesso primario si è sostituito, quando necessario, ai medici mancanti. Per cui, in orario giornaliero, il secondo medico di turno è stato sempre garantito. Ci è stato altresì garantito che dal primo ottobre tutto tornerà come prima, cioè due medici per ogni turno durante gli orari giornalieri oltre al primario. E’ stato quindi scongiurato il trasferimento verso altri lidi che si voleva concretizzare, a quanto pare, sulla base di alcune pressioni non si capisce bene di quale natura. Ringraziamo, per questo motivo e per la sua disponibilità al confronto, il dott. Ficarra e il resto della dirigenza dell’Asp 7”. “Abbiamo approfittato dell’occasione – aggiungono Calabrese e D’Asta – per chiedere lumi sui tempi di apertura del nuovo ospedale. Il manager ci ha chiarito che si sta adoperando senza risparmiarsi per fare in modo che, questa volta, l’apertura possa avvenire in maniera concreta e reale, garantendo sostanziali benefici alla collettività ragusana e dell’intera provincia iblea”.