Riscossione Sicilia, i canoni di locazione, le soppressioni a Modica e VIttoria viste dalla Cna pensionati

Giuseppe Santocono e Nino Cavallo

“Leggere che Riscossione Sicilia paga oltre 30mila euro al mese per la locazione della sede di Ragusa crea un certo fastidio. Non fa che confermare quanto sia stata falsa la tanto sbandierata riduzione della spesa avviata dall’ente che ha prodotto la chiusura dei sportelli territoriali di Vittoria e Modica”. A dirlo il presidente della Cna pensionati Ragusa, Antonino Cavallo,

assieme al responsabile Giorgio Stracquadanio. I quali sottolineano che “le locazioni di questi due sportelli pesavano appena 700/800 euro mensili per Vittoria e qualcosa in più per Modica. Cifre che non gravavano così pesantemente sul bilancio groviera dell’ente di riscossione. La scelta politica è stata chiara: si è preferito chiudere gli uffici e abbandonare i territori ipparino (Vittoria, Comiso Acate) e della Contea (Modica, Ispica, Scicli, Pozzallo). Una scelta che ha penalizzato soprattutto molti pensionati anziani, i quali, per regolarizzare le loro esposizioni messe a ruolo dai vari enti (Tares, Imu, Irpef, tasse automobilistiche, ecc.), ormai devono recarsi a Ragusa. La razionalizzazione delle spese è un obiettivo condivisibile nella misura in cui tiene in considerazione l’esigenza delle fasce più deboli del territorio. Con gli oltre 30mila euro al mese del canone per la sede di Ragusa si potrebbero mantenere uffici di riscossione nei 12 comuni della nostra (ex) provincia. Sarebbe opportuno che i candidati all’Ars, che stanno già riempiendo gli spazi pubblicitari con le loro facce e i loro slogan, si pronunciassero su questo problema che presenta una duplice questione: un canone eccessivamente elevato, un disservizio per l’intero territorio provinciale. Mai come in questo caso la tanto strombazzata “spending review” fa rima con spendi di più”.

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