“La riunione del Consiglio Comunale di ieri sera ha segnato in modo indelebile l’isolamento totale dell’Amministrazione Comunale nei confronti del personale dipendente del Comune, verso il quale Abbate non ha rispettato l’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali e verso i quali rimangono ancora da pagare due mensilità e le indennità accessorie del 2015”.
Il consigliere comunale di Sinistra Italiana, Vito D’Antona, denuncia “il tentativo maldestro dell’Amministrazione e dei consiglieri di maggioranza di sminuire e marginalizzare la legittima e civile protesta sindacale ha trovato la ferma, ineccepibile e dignitosa risposta del Sindacato, sostenuto dai dipendenti presenti”.
“Va respinto dai sindacati dei lavoratori e dai dipendenti – dice – l’attacco che oggi viene scagliato dai consiglieri di maggioranza con un comunicato stampa nei confronti del Segretario della Camera del Lavoro, Salvatore Terranova, cui va tutta la nostra solidarietà e il sostegno in questa difficile battaglia per la rivendicazione sacrosanta del pagamento degli stipendi dovuti, come avviene in tutti gli altri comuni.
Invece di attaccare sul piano personale Terranova, i consiglieri di maggioranza dovrebbero spiegare ai lavoratori ed ai cittadini perché non vengono pagati puntualmente gli stipendi ai dipendenti comunali, le fatture alle cooperative sociali, le fatture alla Spm e le fatture ai fornitori, perché il Sindaco firma accordi e poi puntualmente non rispetta, perché i bilanci arrivano in Consiglio dopo mesi di ritardo, bloccando i finanziamenti dello Stato, perché la riscossione dei tributi, nonostante la facile propaganda, come scritto dal Collegio dei Revisori dei Conti, continua a non avere risultati, perché si arriva a utilizzare oltre venti milioni di scopertura bancaria senza riuscire neppure a pagare gli stipendi, perché la Corte dei Conti, ancora fino a luglio, dopo la pessima figura dell’Amministrazione sulle competenze in ordine alla rimodulazione del Piano di Riequilibrio, manifesterebbe perplessità sul superamento delle criticità finanziarie, perché hanno evitato di discutere delle dimissioni dell’Assessore al Bilancio, perché è stato smantellato l’Ufficio Finanziario, preferendo discutibili consulenze esterne.
Se c’è un atteggiamento devastante, come affermano i consiglieri di maggioranza, questo non è attribuibile al Sindacato, che svolge legittimamente e responsabilmente il proprio dovere (che può anche non fare piacere a chi non è abituato a confrontarsi), ma a chi ha il dovere istituzionale di rispettare i diritti dei lavoratori e gli accordi che firma con i loro rappresentanti”.
Vito D’Antona