Cominciano ad arrivare le prime bollette per la spazzatura. Cifre elevatissime: 330 euro per un appartamento da circa 120mq, ma occupato da una sola persona. Oppure 512 euro per 95mq di appartamento con giardino, sempre con un solo residente. Tutto questo a fronte di un servizio che, al momento, non si può certo definire impeccabile, con una discarica che chiuderà tra un paio di giorni e l’appalto ancora in proroga con la ditta Busso nonostante appena l’altro ieri,
martedì 26 settembre, sia stato firmato il contratto tra la nuova impresa e il Comune. Da Palazzo dell’Aquila fanno sapere che ci vorranno ancora settimane perché l’Associazione Temporanea di Imprese che ha vinto la gara (quasi 70milioni di euro per 7 anni) possa iniziare ad applicare il nuovo capitolato. Per entrare a regime, poi, ci vorranno almeno altri sei mesi, ad andar bene, durante i quali bisognerà portare l’immondizia fuori dalla città di Ragusa e i costi, certamente, lieviteranno ancora.
Diverse politiche sulla gestione dei rifiuti, sulla visione di ciò che serve alla città e cosa no, sugli investimenti da fare e sulle spese da compiere, avrebbero permesso a Ragusa di avere ancora una propria discarica, di spendere e far spendere meno ai propri cittadini e lasciare un buon ricordo legato all’efficienza. Ovviamente non è stato possibile perché i buoni consigli non sono stati accettati da chi, per partito preso, ha deciso che se non si indossano le stellette del movimento non si può avere alcun ruolo nei confronti dell’amministrazione, nemmeno quello di suggeritori che comunque abbiamo tentato di svolgere di buon grado per il bene della città. Come Laboratorio politico 2.0, ripetutamente abbiamo segnalato che la pressione fiscale che questa amministrazione ha imposto ai cittadini è troppo elevata, abbiamo protestato e raccolto migliaia di firme per chiederne la riduzione e, in Consiglio comunale, abbiamo contribuito all’approvazione di un ordine del giorno che andava proprio in questa direzione. Niente. I pentastellati sono rimasti sordi alle nostre richieste e a quelle dei ragusani. Sul tema dei rifiuti siamo stati accanto al sindaco quando si è trattato di difendere Cava dei Modicani da ingerenze esterne, ma abbiamo criticato duramente certe scelte pur riuscendo a proporre delle soluzioni, come quella delle compostiere di comunità. Anche in questo caso si è registrata solo la totale chiusura.
I ragusani ricorderanno come sono andate le cose e quanto ha inciso il Movimento 5 Stelle e la sua attività politica nella nostra città sul loro benessere, sulla qualità dei servizi e sulle loro tasche e sapranno fare le giuste valutazioni.