L’associazione Pericentro Ragusa, dopo la pausa estiva, ha riavviato i lavori incontrando i propri soci in assemblea ordinaria presso la sala parrocchiale della chiesa San Giuseppe Artigiano di via Nenni a Ragusa. Dopo un breve intervento dei componenti il consiglio direttivo, il presidente Giuseppe Calabrese ha esposto il resoconto dell’attività sino ad oggi svolta. Attività molto intensa, che in solo quattro mesi dalla nascita dell’associazione ha consentito di fare registrare l’adesione di oltre 400 iscritti.
Lo stesso Calabrese, insieme ad altri volontari, si è recato presso le contrade per incontrare i residenti in una serie di riunioni approntate in locali messi a disposizione dai cittadini o, a volte, anche per strada o nei cortili. Dai numerosi incontri svolti sono emersi tutta una serie di gravi disagi, comuni a tutte le contrade, legati alla totale assenza di servizi riguardanti essenzialmente la raccolta rifiuti, la pulizia strade, l’illuminazione e la manutenzione dei manti stradali. Ma le lamentele più forti, quelle gridate, riguardano il servizio idrico e la rete fognaria. Qualcuno ha addirittura parlato di essere arrivato a sognare la realizzazione di una condotta fognaria. La riunione, come al solito molto partecipata, ha raccolto le testimonianze e le denunce di vari cittadini che vivono il disagio di risiedere in periferia, pagare regolarmente i tributi, senza ricevere quasi nessun servizio e dovendo curare autonomamente anche la pulizia e il diserbo delle strade. I molteplici interventi e la forte partecipazione emotiva hanno contribuito a stimolare una nuova e importante attività programmata dall’associazione: il “Comitato unico delle contrade”, organo previsto nello statuto societario, costituito con la rappresentanza attiva dei delegati di ogni contrada che si prefigge di portare avanti azioni e istanze a tutela della dignità degli abitanti in periferia. L’idea del Comitato, composto da uomini e donne che si occuperanno di coinvolgere, proporre e segnalare cosa serve e come agire di concerto con l’associazione nei singoli territori, ha riscosso grande successo tra i presenti. E se questa amministrazione continuerà ad ignorare le proposte e i bisogni dei cittadini, così come finora ha fatto, non si escludono azioni di protesta, anche vigorose. Pericentro, insomma, diventa un vero punto di riferimento, un’oasi nel deserto, un momento di incontro e di dibattito reale, con la gente, tra la gente, per le strade, per le campagne, nelle contrade. “Abbiamo visto la gente uscire di casa – sottolinea il presidente Calabrese – e venire verso di noi speranzosa, soddisfatta di raccontarci patimenti giornalieri legati a bisogni primari. Ci hanno aperto le loro case, ci hanno aiutato ad organizzare le riunioni. Il ritorno tra la gente è il vero passaggio di crescita culturale per tutti noi. Un grazie agli amici che condividono con me questo progetto ed un grazie alle persone che ci danno fiducia”. Infine, è stato dato mandato al presidente di produrre adeguata diffida per i disservizi rilevati sulla Sp 60. E nelle prossime ore l’associazione incontrerà i cittadini di Puntarazzi.