Domani alle ore 17,30 a Ispica, presso il Palazzo di città, con il patrocinio del Comune e la organizzazione dell’associazione Confronto, sarà presentato il libro “Mal di mare – Traffico di vite umane e complicità occulte” di Michele Giardina. Da tenere conto che il libro, edito da Armando Siciliano, tratta argomenti
di grande attualità, riguardanti il fenomeno della immigrazione di centinaia di migliaia di persone in fuga soprattutto dall’Africa subsahariana verso le nostre coste. E, con riferimento al ruolo degli scafisti senza scrupoli ed alla non sempre chiara posizione delle navi delle Organizzazioni non Governative, mette in evidenza tutto ciò che c’è dietro il fenomeno migrazione in termini di criminalità e di sfruttamento della situazione venutasi a determinare, per coltivare interessi quasi sempre poco chiari e per nulla compatibili con gli aspetti umanitari di cui si parla ufficialmente. “Confronto”, associazione apartitica, da tempo impegnata sulla questione immigranti, è favorevole a che sia fatto il massimo nei confronti di chi fugge dalle guerre ed ha diritto all’asilo politico, ma crede che vada fatto il massimo per contrastare e bloccare alla partenza, coloro che, con la complicità di vere e proprie organizzazioni criminali, si confondono coi veri bisognosi e giungono in Italia per motivi tutt’altro che umanitari. Ed è in questo senso che l’associazione è impegnata ad organizzare la presentazione di Mal di Mare, libro-inchiesta che affronta il tema in termini chiari e concreti, precedendo l’azione della Procura della Repubblica di Catania ed i provvedimenti del Ministro degli Interni, condivisi e sostenuti, oltre che dal Governo Italiano, dalla Unione Europea.
Per quanto riguarda la organizzazione dell’evento, dopo il saluto del Sindaco di Ispica Pierenzo Muraglie, dell’assessore alla Cultura Angela Giani’ e del presidente di Confronto Enzo Cavallo, relazionerà Grazia Dormiente e sarà data lettura di alcuni fra i più significativi brani del libro.
I lavori saranno moderati da Daniele Voi ed allietati da Gino Carbonaro con la sua fisarmonica. Le conclusioni sono affidate all’autore Michele Giardina.