Equariparazione, nuova interrogazione del M5S. Così la parlamentare Marialucia Lorefice, membro della XII Commissione Affari Sociali: «Il decreto legge 24 giugno 2014, n.90 aveva previsto, con l’articolo 27-bis,
di risolvere la questione delle vittime del sangue infetto con la cosiddetta “equariparazione”, cioè riconoscendo 100 mila euro per il danno subito a ciascuna vittima. Sempre secondo lo stesso articolo la liquidazione degli importi doveva essere effettuata entro il 31 dicembre 2017, in base al criterio della gravità dell’infermità. Come temevamo, il Ministero della Salute sembra stia avendo difficoltà nella gestione delle pratiche, con conseguenti ritardi, sembrerebbe anche a causa della mancanza di ulteriori unità di personale. Per far pronte a questa esigenza, l’art. 5 ter del del decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, meglio noto come “decreto vaccini”, ha autorizzato l’utilizzazione di personale dell’area III del comparto Ministeri per la definizione delle procedure finalizzate al ristoro dei soggetti danneggiati da sangue infetto e da vaccinazioni obbligatorie. Oggi, a distanza di tre mesi, le vittime continuano a fare i conti coi soliti problemi, chi non ha ancora ricevuto l’equariparazione, chi non riesce ad avere informazioni sullo stato di avanzamento della propria pratica. Ma c’è di più, l’iter transattivo con molta probabilità non si concluderà entro dicembre 2017. Come si evince dal rendiconto e assestamento di bilancio, è molto probabile che verrà prorogato oltre quella data. Con quest’ennesima interrogazione in Commissione, chiediamo al ministro Lorenzin se sia già stato già autorizzato l’uso di altro personale per definire le procedure finalizzate al ristoro dei soggetti danneggiati da sangue infetto e da vaccinazioni obbligatorie, quante unità di personale si stanno utilizzando per tale finalità, da quali uffici del ministero provengono e con quali modalità sono stati scelti per assolvere al compito.»