Anche ad Ispica ha preso il via, lo scorso sabato, la VII Stagione degli appuntamenti culturali del “Gruppo ispicese” del Caffè Quasimodo. La serata di apertura, tenutasi nell’Aula Consiliare di Palazzo Bruno, è stata dedicata alla presentazione del romanzo “Eri con me” di Angelo Aliquò, già Commissario straordinario dell’ASP di Ragusa.
Dopo il saluto del sindaco di Ispica, Pierenzo Muraglie, l’incontro ha visto una conversazione di Daniela Fava con l’autore, il quale ha fatto emergere lo “scenario di sicilitudine” del volume e la sua fonte di ispirazione da fatti reali così come risultanti dagli atti del Comune di Gratteri, fatti che fanno riferimento al rapimento di un bambino di poco più di cinque anni, avvenuto il 17 gennaio 1946, e il cui corpo venne ritrovato il 2 marzo successivo, chiuso in un sacco, nel torrente Piletto. Era stato strangolato e stringeva ancora in mano la bacchetta con cui era uscito la mattina della sua sparizione.
Due, poi, gli interventi critici che hanno illustrato il romanzo. Il primo di Domenico Pisana, Presidente del Caffè Quasimodo, che ha evidenziato come Aliquò “sia uno scrittore di ‘cose’ , e il suo interesse si indirizzi verso le cose realmente accadute, verso il documento; egli non si limita a fotografare in modo piatto la realtà, ma riesce a tradurla in arte, a rielaborarla e riviverla accampando in essa la sua sensibilità, il suo giudizio e la sua capacità scrittoria. Angelo Aliquò, insomma, – ha proseguito Pisana – “riesce nel suo libro a costruire un percorso narrativo nel quale la ‘lezione’ che deriva dai fatti narrati diventa non l’approdo finale ma l’inizio di nodi problematici e di riflessione per la cultura del nostro tempo; e tutto questo avviene con pacata serenità e con un animo disteso, ordinato, rispettoso dei suoi personaggi e capace di guardare la storia in situazione e incurvala nella direzione del suo intento narrativo e letterario” Il secondo intervento è stato dell’ex deputato regionale Innocenzo Leontini, che ha illustrato con finezza critica i punti di contatto tra la narrativa di Aliquò e quelli di Sciascia, scrittore di riferimento dell’autore.
L’evento è stato arricchito dalla lettura di brani tratti dal romanzo, interpretati da Fiorenza Cirmi e Meluccia Fronterré della Compagnia “Nuovo Teatro Popolare” di Ispica, e da intermezzi musicali a cura di Giuseppe Gulino, al sassofono, e di Innocenzo Leontini al pianoforte.