Nell’ultimo consiglio comunale di Modica, è stato approvato il regolamento comunale inerente la Legge Regionale del 10 agosto 2016, n. 16 “Recepimento del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 38”. La legge fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 36 del 19-8-2016, entrando successivamente in vigore con le seguenti prescrizioni riportate all’art. 30 e 31 della stessa; dalla data di entrata in vigore della presente legge sono abrogate le seguenti disposizioni: a) gli articoli 20, 36, 39, 40, 42 e 43 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni; b) gli articoli 4, 5, 6, 7 e 9 della legge regionale 10 agosto 1985, n. 37 e successive modifiche ed integrazioni. Inoltre è fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione. Tale premessa è indispensabile per rendere l’idea che il regolamento comunale non è fondamentale alla legge ma,
non è altro che un ulteriore strumento per disciplinare nel migliore modo possibile le esigenze di ogni Comune, garantendo la migliore pianificazione urbana, e sopratutto ripartire in modo eque il territorio, senza danneggiare minimamente l’ambiente, tenendo conto delle esigenze urbane ed edilizie dell’attuale periodo storico.
L’amministrazione attuale ha ritenuto opportuno regolamentare la legge. La proposta di delibera per il regolamento della legge edilizia, fu preparata dai responsabili dell’Ufficio Tecnico del Comune in stretta sinergia con l’Assessore all’Urbanistica Giorgio Belluardo. Prima dell’approvazione del consiglio comunale ha dovuto ottenere il parere della II Commissione Consiliare, presieduta dal consigliere Giuseppe Stracquadanio.
Il presidente della commissione dichiara: “L’anno addietro la Regione Siciliana ha approvato questa legge, studiata solo e esclusivamente per il miglioramento del territorio Siciliano, e soprattutto per sbloccare il comparto Edile, che oggi vive solo di qualche spicciola ricostruzione di edifici ammalorati dall’età, e non vede altro orizzonte che, quello della fine di un settore lavorativo, che fin dall’inizio della sua era, non ha fatto altro che dare ossigeno alla nostra società. In sede di Commissione, il punto è stato trattato con tanta cautela, in quanto tutti i commissari, eravamo consapevoli che, questa legge non è altro che uno strumento per la ripresa economica locale. Furono presentati decine di emendamenti, buona parte proposte dal consigliere Giovanni Scucces, consigliere Andrea Rizza e consigliere Andrea Caruso. A mio avviso, emendamenti fondamentali per il miglioramento della proposta di delibera del regolamento, presentata dall’Assessore. Ringrazio di cuore l’architetto Monaco responsabile del settore Edilizio del Comune di Modica, per la sua disponibilità a delucidare la commissione e il consiglio comunale sul lavoro tecnico svolto per la preparazione del regolamento edilizio. Il consigliere continua dicendo: “In prima battuta l’amministrazione presentò il regolamento, diverso e restrittivo, rispetto a quello approvato in consiglio, soprattutto in riferimento all’art. 22 della legge che indica i criteri di cessione di cubatura e trasferimento di volumetrie, rischiando di rovinare il grande lavoro politico e tecnico fatto dalla Regione. La commissione fece un lavoro certosino. Furono presentati una serie di emendamenti solo al fine di evitare che l’approvazione del regolamento potesse minimamente peggiorare l’efficacia della legge. Buona parte di tali emendamenti ebbero parere negativo da parte dell’ufficio tecnico comunale. Poi in seduta di consiglio furono presentati dalla maggioranza consiliare degli emendamenti, a dir poco simili a quelli presentati in sede di commissione dai consiglieri Scucces, Rizza e Caruso. Tale mossa politica non mi stupì anzi mi incoraggiò nella scelta di voto, in quanto ho potuto costatare che a buona parte dei consiglieri comunali non importa la paternità politica di una legge migliorativa nel territorio ma, assicurare ai propri cittadini il migliore risultato da qualsiasi spiraglio di ripresa economica. I consiglieri Alessio Ruffino, Claudio Gugliotta, Tato Cavallino e i consiglieri del PD ne sono stati un esempio, votando l’atto solo al fine di dare un ulteriore strumento di ripresa al nostro Comune. I consiglieri appartenenti alla seconda commissione compreso il sottoscritto, abbiamo cercato di dare il nostro meglio politicamente e professionalmente, con la consapevolezza che, se oggi Modica ha uno strumento di miglioramento economico è dovuto anche alla nostra serietà nel lavoro svolto per approvare il regolamento edilizio.”. Più volte da parte dei consiglieri di minoranza è stato chiesto di votare il regolamento in modo unanime, in modo da dare atto all’intera città che, davanti alle vere esigenze del territorio non si sbandiera nessun colore politico ma, si tenta solo di migliorare il nostro bel Paese. Il consigliere Stracquadanio conclude: “ Devo dare atto che, in quest’ultimo consiglio, la maggioranza consiliare mi ha deluso. Non ha dato altro che spettacolo politico, facendoci assistere ad un teatrino di marionette che non facevano altro che proteggere la paternità dei loro emendamenti, molto somiglianti al lavoro fatto da altri consiglieri comunali non appartenenti allo stesso rango politico.”