La guardia di finanza di Vittoria ha individuato oltre cinquanta account privati operanti in Sicilia, che attraverso il noto servizio sociale di rete ponevano in vendita capi d’abbigliamento, accessori e orologi, riportanti marchi protetti da diritti di privativa industriale, palesemente contraffatti.
L’attività ha permesso, ad oggi, di denunciare all’Autorità Giudiziaria 4 persone residenti tra i comuni di Acate, Vittoria e Comiso, tutti amministratori di “punti vendita virtuali”, nonché di sequestrare centinaia di capi contraffatti (borse, completini di calcio e basket di famose squadre sportive sia nazionali che internazionali, portafogli, cinture e felpe).
Tutti i restanti soggetti, individuati in quanto titolari di account privati per la vendita on-line al pubblico, residenti fuori provincia, sono stati segnalati ai reparti del Corpo competenti per territorio per i successivi approfondimenti investigativi.
Un caso particolare, ha riguardato uno dei soggetti denunciati che, dall’analisi effettuata sul proprio smartphone, ha effettuato in poco meno di un anno vendite in nero per un giro d’affari di circa 70 mila euro e che, a breve, saranno oggetto di contestazione ai fini fiscali.
Tenendo conto di tali difficoltà, l’attività dei finanzieri è stata così strutturata: una prima fase investigativa volta all’individuazione dell’amministratore dell’account online, tramite l’utilizzo delle numerose banche dati in uso al Corpo, ma anche grazie alle innumerevoli informazioni desumibili dalle foto “postate” sui social network e dai relativi commenti; una seconda fase con l’esecuzione, su delega della Procura della Repubblica di Ragusa, di specifici provvedimenti di perquisizione presso i domicili degli indagati.
Ciò ha permesso il sequestro, oltre che della merce contraffatta, anche di computers e smartphone utilizzati per l’attività illecita e utili alla ricostruzione del relativo giro d’affari.