L’on. Orazio Ragusa ha inviato una lettera aperta al neogovernatore siciliano, Nello Musumeci, con la richiesta di fare chiarezza, non appena sarà insediato, sulle pratiche legate al Psr. Chi, nelle ultime settimane, ha presentato le richieste per finanziamenti riguardanti la misura 4.1 sui miglioramenti fondiari ha dovuto fare i conti con tutta una serie di problematiche
che ne hanno determinato una pesante penalizzazione. “Da quello che ci risulta – sottolinea l’on. Ragusa – al direttore generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura sono arrivate migliaia di pratiche, circa 2.600, tra cui molte provenienti anche dalla nostra provincia. Rispondendo ai contenuti del bando, gli agricoltori hanno presentato istanze specifiche per innovare il parco macchine, le stalle, le serre e tutto ciò che riguardava le previsioni contenute nella suddetta misura. Nonostante all’ex assessore regionale fosse stato chiesto di intervenire per rivedere in parte i bandi prima della pubblicazione, ciò, purtroppo, non è avvenuto. Una circostanza che ha comportato tutta una serie di anomalie nell’espletamento dell’iter. A cominciare da quella che, ad esempio, penalizza le aziende agricole che hanno presentato delle pratiche sulle necessità energetiche aziendali firmate da agronomi quando, invece, secondo le interpretazioni dell’assessorato, avrebbero dovuto essere sottoscritte da altri tecnici come ingegneri o con affinità analoghe. Tra l’altro, ci risulta che è stato richiesto, in proposito, un parere al Conaf, il Consiglio dell’Ordine nazionale degli agronomi, che avrebbe dato ragione ai professionisti locali. Il fatto, però, è che, adesso, si rischia di andare incontro a una notevole perdita di tempo oltre a una penalizzazione, almeno per ora, delle aziende che hanno presentato le istanze in quella maniera. Insomma, una gran confusione che non aiuta affatto il comparto e che, anzi, sta determinando situazioni sempre più complesse e critiche a cui speriamo il nuovo governo regionale possa, in qualche modo, porre rimedio visto e considerato che questo settore, già alle prese con notevoli difficoltà, ha bisogno di notevole supporto. Non si può pensare di continuare così ancora per molto, penalizzando in maniera grave il settore agricolo. E’ una situazione davvero assurda e non più sopportabile”.