VIDEO. Comiso. Arrestato pregiudicato per furto. Tradito dalle impronte delle scarpe

MORREALE Giuseppe Daniele 23.11.1975 Torino Logo

Gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa e del Commissariato di Comiso hanno tratto in arresto Giuseppe Morreale 42 enne di Torino e residente a Comiso per furto in abitazione aggravato. A seguito delle indagini su un ingente furto di oggetti dal valore di 30.000 euro circa, consumato presso un’abitazione del centro cittadino di Comiso, la Procura della Repubblica di Ragusa ha chiesto l’applicazione della misura cautelare ed il Gip ha valutato positivamente le fonti di prova raccolte dagli investigatori ordinandone la cattura.
Il 27 agosto scorso la Volante del Commissariato di Comiso prima e la Squadra Mobile con la Polizia Scientifica subito dopo, intervenivano presso un’abitazione per furto consumato aggravato dall’aver usato violenza sulle cose.
La vittima raccontava di aver subito il furto mentre si trovava in villeggiatura. Purtroppo accade spesso così, i ladri difatti studiano i movimenti e quindi le abitudini di chi colpire.
La mattina del 28 agosto una vicina di casa aveva avvisato la proprietaria perché aveva notato una porta finestra forzata, così sono state avviate le indagini.

Appena dentro casa, le vittime, insieme alla Polizia di Stato, constatavano che ignoti avessero trafugato ogni oggetto di valore. Monili in oro, argento, orologi, telefoni ed ogni oggetto di valore non erano più presenti.
Sul pavimento un’impronta lasciata da una calzatura ed era già qualcosa da cui partire, poi la ricerca degli impianti di videosorveglianza fino a quando l’autore non è stato individuato.
Da uno degli impianti video esaminati, è stato possibile appurare che Morreale avesse fatto più sopralluoghi, addirittura lasciando dei biglietti di carta tra le ante della porta al fine di capire se gli occupanti facessero rientro in casa.
Dopo alcuni giorni, avendo appreso che la vittima fosse lontana da casa e che non facesse rientro, decideva di perpetrare il furto.
Gli investigatori del Commissariato di Comiso, grazie ad una conoscenza dei pregiudicati della zona, riuscivano ad individuare il sospettato in Morreale. Si notava difatti chiaramente quando la notte prima, si introduceva nell’abitazione arrampicandosi lungo il pluviale, per poi forzare un infisso ed introdursi dentro. Dopo diversi minuti, Morreale usciva da casa della vittima con due grossi sacchi bianchi pieni della refurtiva.
L’analisi delle immagini permetteva non solo di verificare le fasi del furto, ovvero l’ingresso e l’uscita con due grossi sacchi, ma anche lo studio della vittima da depredare.
Al fine di confutare quanto sospettato dagli operatori di Polizia, gli investigatori della Squadra Mobile e del Commissariato, effettuavano una perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica, così da poter recuperare la refurtiva e raccogliere ulteriori fonti di prova.
Dentro casa i poliziotti rivenivano una minima parte della refurtiva ed un paio di scarpe con la suola identica a quella che aveva lasciato l’impronta in casa durante il furto.
Gli elementi raccolti a carico dell’autore del reato non lasciavano alcun dubbio pertanto la Polizia di Stato consegnava un dettagliato rapporto sui fatti avvenuti e la Procura della Repubblica, valutando positivamente quanto rappresentato, richiedeva immediatamente una misura cautelare.

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