La delibera sul piano regolatore generale trattata nel consiglio comunale di Modica lo scorso 21 novembre, secondo il Partito Democratico “sancisce di fatto la resa di questa amministrazione nei confronti della Regione Siciliana”.
“Come per la situazione finanziaria dell’ente comunale in cui la corte dei conti ha di fatto deciso il dissesto finanziario e per il quale l’amministrazione ha presentato un ricorso improbabile anche nel caso del PRG la regione ha deciso una bocciatura sonora di fatto non approvando una parte essenziale della zonizzazione – dice il gruppo consiliare del Pd -; se infatti la regione confermerà la decisione già annunciata con una deliberazione del mese di ottobre a Modica saranno valide solo le zone A-B0-B1-Br1 del piano regolatore generale mentre le rimanenti zone diverranno tutte agricole.
L’amministrazione comunale ha anche in questo caso confezionato una delibera nella quale senza argomentazioni plausibili cerca di invertire la rotta e convincere la regione a desistere nell’intento.
Questo è evidentemente il frutto del non lavoro sull’adeguamento dei contenuti del piano nei 4 anni e mezzo di amministrazione Abbate.
Il sindaco Abbate e la sua amministrazione in questi anni avrebbero potuto fare tanto ma si è ridotto ad una quasi inutile e per niente incisiva delibera dell’ultima ora per salvare la città dal caos urbanistico.
La seduta consiliare per la cronaca si è svolta in assenza di certificazioni da parte dei consiglieri presenti in aula sulla eventuale compatibilità ai sensi dell’articolo 78 del testo unico degli enti locali. Questa è la motivazione della mancata partecipazione dei molti consiglieri di maggioranza alla votazione”.