L’amministrazione comunale di Modica ha approvato la delibera proposta dal comandante della polizia locale, Rosario Cannizzaro, per aderire al progetto “Controllo del Vicinato”. Il Comune di Modica, a questo punto, dovrà stipulare una convenzione con la Prefettura di Ragusa per avviare tale progetto che consiste nel coinvolgimento dei cittadini nella lotta contro la microcriminalità. “Controllo del vicinato”, infatti, prevede la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona o quartiere. Questi, infatti, potranno collaborare con le Forze di Polizia. L’iniziativa intende promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini in modo da ridurre i reati contro proprietà e persone. Ai cittadini che aderiranno verrà chiesto di innalzare il livello di attenzione nella loro zona di competenza. Comunicare alla cittadinanza che ci sono persone particolarmente attente a quello che succede è già un ottimo deterrente per i malintenzionati.
“Naturalmente non chiediamo loro di fare nessun atto di eroismo – commenta l’Assessore alla Polizia Locale, Pietro Lorefice – la gente che aderirà(il progetto si attuata per quartieri) avrà il semplice compito di osservazione, di attenzionare persone o veicoli sospetti, situazioni anomale e segnalarle a polizia locale, carabinieri o polizia di Stato. Il cittadino che aderisce al “Controllo del vicinato” avrà un filo diretto con le forze dell’ordine, mettendole a conoscenza di qualsiasi situazione fuori dal comune che dovesse verificarsi nella sua zona di competenza. “Nei fatti – spiega il comandante Cannizzaro – si formeranno dei gruppi per ogni quartiere appositamente inseriti in liste che saranno consegnate alle forze dell’ordine. Saranno costituiti gruppi che si terranno in contatto attraverso sms, whatsapp, mail(una sorta di “catena di Sant’Antonio) e segnaleranno con questi sistemi le situazioni sospette. Ci sarà un team leader, vale a dire una persona che rappresenterà il gruppo di un quartiere e sarà colui che terrà i contatti con le forze di polizia” Il tutto sarà coordinato dal Comando della Polizia Locale. “A breve comunicheremo le modalità di adesione al progetto, sia per le associazioni che per i privati cittadini – conclude Lorefice – . Importante che non si parli di ronde. Chiamiamoli gruppi di osservazione. Nessuno sarà autorizzato a indagare o agire in prima persona in caso di situazioni sospette”.