Avviare un percorso sinergico del centrodestra in provincia di Ragusa a partire dai risultati elettorali del 5 novembre scorso. Consolidare l’alleanza tra i diversi soggetti politici che, nella competizione elettorale per l’Assemblea regionale siciliana, si è riunito sotto il simbolo di “Diventerà Bellissima”, contribuendo all’elezione dell’onorevole Giorgio Assenza, primo degli eletti nel collegio di Ragusa.
E’ questa la proposta lanciata dal presidente di “Spazio Aperto” di Vittoria, Antonio Prelati. Prelati individua i punti di forza dell’esperienza politica recente e lancia i progetti che potrebbero disegnare il percorso futuro.
“È necessario non disperdere il patrimonio politico di ciascun soggetto, sinergizzare gli sforzi in vista di un prosieguo dell’azione politica che consenta di affrontare al meglio i prossimi appuntamenti elettorali delle amministrative nei comuni di Ragusa, Comiso, Modica e Acate. I soggetti politici ed i movimenti che sono confluiti nell’esperienza di “Diventerà Bellissima” sono radicati nel territorio, rappresentano le migliori istanze del mondo economico e produttivo, i lavoratori, il mondo dell’associazionismo e dell’impegno sociale e del volontariato. Queste istanze vogliamo raccogliere e condurle nella direzione di un progetto politico condiviso che possa essere veicolato sia all’interno delle amministrazioni locali, sia nell’interazione costante con il nuovo governo della Regione, nonché, allorché se ne verificheranno le condizioni, anche nei nuovi organismi provinciali che presto dovrebbero consentire a questa provincia di avere una rappresentanza politica unitaria per i dodici comuni. Attendiamo le decisioni e le scelte che saranno operate dal nuovo governo Musumeci per capire quali orizzonti si apriranno per la ex provincia regionale”.
Nel nuovo scenario, Prelati ritiene fondamentale la sinergia tra le forze politiche. “Nel rispetto delle diverse identità dei vari movimenti – aggiunge – è necessario dare forza, spessore e continuità al nostro impegno comune attraverso la creazione di un tavolo di lavoro che consenta di avviare una progettualità condivisa ed una riconoscibilità esterna che faccia della diversità dei soggetti che compongono il “gruppo federato” una ricchezza in più. I nostri movimenti dovranno mantenere la loro identità ma, al contempo, potranno percorrere strade convergenti verso un unico obiettivo. Propongo la costituzione di un coordinamento provinciale, composto dai rappresentanti dei vari movimenti, quale strumento per l’avvio di questo nuovo percorso ”.