E’ un Città di Ragusa che si presenta in formazione rimaneggiata quello che affronterà domani, con inizio della gara alle 14,30, il Paternò all’Aldo Campo di contrada Selvaggio. Gli azzurri, reduci dal pari esterno sul campo dell’Adrano, vogliono in qualche modo continuare a risalire la classifica, per togliersi dalle zone scomode della graduatoria.
Per far ciò, però, è necessario fronteggiare una squadra, quella etnea allenata da Orazio Pidatella, vecchia conoscenza dei tifosi iblei per avere vestito in passato la maglia azzurra, che, in Coppa, ha dato parecchi dispiaceri al gruppo allenato da Filippo Raciti. “Abbiamo potuto appurare – sottolinea l’allenatore – la loro consistenza. E non è stato per niente semplice giocarci contro. Noi, tra l’altro, dovremo rinunciare al portiere Di Martino, squalificato, e ad altre pedine come Priola e Gennaro che non hanno ancora recuperato la migliore condizione fisica. Stando così le cose, dovremo fare di necessità virtù e correre, così come facciamo sempre, dal primo all’ultimo minuto, nella speranza di creare occasioni che possano poi rivelarsi per noi vantaggiose”. Insomma, il tecnico Raciti sa che non sarà un percorso semplice quello che bisognerà affrontare. “E però – continua ancora l’allenatore – ci siamo abituati. Nessuno ci regala niente e tutto quello che arriva ce lo dobbiamo conquistare, punto dopo punto, così come è stato finora. Abbiamo otto punti, molto poco. Loro ne hanno 18, dieci in più dei nostri. Abbiamo la necessità di respirare. E affinché ciò accada è necessario giocare con grande intensità. Non possiamo lasciare nulla al caso. Speriamo anche nel supporto dei nostri tifosi, che ringraziamo per esserci stati finora, perché ci danno sempre e comunque una marcia in più”.