“La proroga di un anno che la Regione concederà diventi una occasione da non perdere per ripensare il ruolo del Corfilac Ragusa ed evitare che, tra dodici mesi, possano ripresentarsi gli stessi problemi”. E’ l’appello che arriva da Alleanza delle cooperative italiane i cui vertici iblei tornano a puntare i riflettori sul settore lattiero-caseario nel Ragusano
che richiede una immediata attenzione da parte delle istituzioni. “Già tempo addietro – sottolineano il presidente di Confcooperative, Gianni Gulino, Legacoop, Pino Occhipinti, e Agci, Nanni Terranova, che costituiscono Aci – avevamo evidenziato le problematiche con cui i produttori sono costretti a confrontarsi visto che, tra l’altro, all’alta qualità dei prodotti non corrisponde una adeguata remunerazione. E però, nel corso di un convegno tenutosi nello scorso mese di luglio, avevamo cercato di indicare una potenziale strada per avviare la progettualità che consenta di attuare le profonde innovazioni che il mercato richiede. In quel senso, avevamo messo in campo le esperienze di successo della cooperazione lattiero-casearia nazionale e i riscontri, almeno in termini di adesione, erano stati molto interessanti. Ma non solo. L’Aci ha dato corso a un’impronta progettuale alle quale abbiamo già invitato a partecipare tutte le componenti della filiera. Tutto ciò ci è servito a comprendere, ancora di più, qualora ce ne fosse di bisogno, che l’obiettivo è raggiungibile se si è capaci di fare sistema tra le imprese e le istituzioni. Inoltre, come Aci, abbiamo sempre auspicato che, in questo contesto, trovasse un adeguato posto il rilancio dell’attività del consorzio Corfilac che potrà essere supportata dalla collaborazione virtuosa tra imprese e mondo della ricerca allo scopo di indirizzare le esigenze della produzione e dei consumatori. Un percorso che diventa ora sempre più indispensabile alla luce del fatto che, proprio in queste ultime ore, è stato scongiurato il pericolo della chiusura del consorzio e che, però, da quello che abbiamo compreso, la Regione non sarà disposta a concedere altre proroghe a meno che non sia rivisto completamente l’assetto e la funzionalità di una realtà che, al pari delle aziende, deve camminare al passo con i tempi”. L’Alleanza delle cooperative italiane della provincia di Ragusa auspica, quindi, che all’interno del Corfilac possa essere registrata, come richiesto da tempo, la collaborazione virtuosa tra imprese e mondo della ricerca allo scopo di indirizzare nella maniera migliore le esigenze della produzione e dei consumatori. E poi propone: “Per tutti questi motivi, lanciamo l’idea di un tavolo, di cui si dovrà fare promotore la Regione, attorno al quale possano sedersi tutti gli attori a qualsiasi titolo interessati dalla ipotesi di riconversione del Corfilac per tracciare, tutti assieme, un percorso che ci consenta di superare questa delicata fase di stallo e di ripensare un modello del consorzio. Lo dobbiamo alle imprese che operano nel mondo della cooperazione, lo dobbiamo ai professionisti che operano all’interno del Corfilac e lo dobbiamo, soprattutto, a un territorio che vuole valorizzare, com’è giusto che sia, sino all’ennesima potenza, le peculiarità di un territorio che, soltanto così, soltanto cioè attraverso la dovuta compenetrazione tra tutte le parti in causa, potrà trovare l’adeguata esaltazione di un settore che merita la dovuta attenzione”.