Operazione “Ghost Trash”, affari mafiosi nel mercato degli imballaggi di Vittoria: otto arresti

Mercato1

La Guardia di Finanza del comando provinciale di Catania ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto persone, nei confronti delle quale vengono ipotizzati i reati di associazione di stampo mafioso finalizzata all’acquisizione di posizioni dominanti nel settore economico degli imballaggi, intestazione fittizia di imprese e per traffico illecito di rifiuti.
Il Gip ha pure applicato il sequestro preventivo di sei compendi aziendali, che sarebbero stati fittiziamente intestati a prestanome per eludere l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali. Le imprese sequestrate hanno un valore di 15 milioni di euro. Giombattista Puccio, 57 anni, alias “Titta ‘u Ballerinu”, è ritenuto un appartenente al clan mafioso della “Stidda”. Avrebbe creato con Emanuele Greco un vero e proprio “cartello mafioso di imprese” che avrebbe assunto il dominio del settore degli imballaggi nel territorio di Vittoria. Anche Greco è ritenuto vicino al clan Dominante Carbonaro. Sempre Greco avrebbe anche messo a disposizione di Puccio alcuni immobili per gestire le attività commerciali.
Greco avrebbe anche messo a disposizione di Puccio alcuni immobili per gestire le attività commerciali.
Inoltre avrebbe ricevuto anche rifiuti plastici da smaltire. Secondo gli inquirenti a gestire aziende produttrici di imballaggi c’erano anche Giacomo e Michele Consalvo, padre e figlio.

Le dichiarazioni di collaboratori di giustizia hanno consentito agli inquirenti di stabilire che da molti anni il mercato degli imballaggi di Vittoria fosse in mano a imprese mafiose che, attraverso l’opera diretta degli affiliati al clan Dominante-Carbonaro, imponendo agli operatori del settore, con l’intimidazione e senza quasi mai dover più ricorrere all’uso della violenza, l’acquisto delle cassette di plastica per l’ortofrutta dalle aziende a loro riconducibili. Le aziende che non accettano tali condizioni vengono tagliate fuori dal mercato.

In questo sistema affaristico che ha asfissiato ogni libera iniziativa economica, Puccio e Greco avrebbero stabilito i prezzi di vendita e si sarebbero ripartiti equamente gli utili, mentre i Consalvo, una volta entrati a far parte del sistema, avrebbero prodotto la stessa tipologia di imballaggi in quanto espressamente autorizzati da Puccio e Greco.

L’operazione ha portato anche alla luce l’operatività di imprese di raccolta e stoccaggio di rifiuti riconducibili Puccio. Le imprese avrebbero operato un sistematico traffico illecito di rifiuti plastici provenienti prevalentemente dalle serre per la coltivazione di prodotti ortofrutticoli, con la creazione di siti abusivi di stoccaggio.

Cento tonnellate di materiali plastici sono stati monitorati con servizi di osservazione, pedinamento e videoriprese di oltre 20 viaggi di automezzi. Si è anche accertato che i rifiuti erano convogliati presso un fabbricato dove venivano triturati in maniera completamente illegale prima del successivo smaltimento. Gli altri arrestati sono Salvatore Asta,  Giovanni e Luigi Puccio, e Giuseppe Buscema.

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