Ragusa. “Vi darò un cuore nuovo “ Al Cine Teatro “Don Bosco” Evento di Video-Teatro-Danza di Emanuele Leone

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Il 1°e 2 gennaio 2018, presso il cine Teatro Don Bosco di Ragusa, con inizio alle ore 19, si potrà assistere all’evento di video-teatro-danza, patrocinato dal Comune di Ragusa, “Vi darò un cuore nuovo”. L’autore è l’artista vittoriese Emanuele Leone, collaborato da Emanuele Fargione. A seguire ci sarà uno momento dedicato alla meditazione ed alle testimonianze.

“Vi darò un cuore nuovo è uno spazio dove sperimentare l’esistenza attraverso i sentimenti e lo spirito in un totale coinvolgimento ontologico – spiega Emanuele Leone – La sinergia dei differenti linguaggi espressivi (poesia, danza, teatro, audiovisivi) crea un equilibrio che, partendo dalle interpretazioni delle attitudini umane, traccia la distanza tra l’io illusorio per approdare nell’io spirituale, proponendo un’inversione di marcia, e cioè il rivolgersi al mondo interiore…all’anima”.

Emanuele Leone si avvicina alla pittura nel 1989 come “espressionista astratto”, poi svilupperà via via, specie dopo il trasferimento in Spagna, linguaggi artistici multidisciplinari. Dal 1990 seguono una serie di installazioni plastiche e fotografiche a Madrid, Siracusa, Firenze, Vittoria, Milano, Nuova Deli, Caceres. Nel 1997 Leone realizza tre montaggi teatrali multidisciplinari e multimediali sul tema della personalità e sofferenza che debuttano al Festival internazionale di teatro e danza contemporanea di Badajoz. Dal 2004 inizia un nuovo ciclo di ricerca e sperimentazione nel campo della psicologia umanistica e quantistica integrando bioenergetica, pratiche di riabilitazione vibrazionale, metamedicina, meditazione ascetica, arte-terapia, analisi transazionale, segnando il proprio percorso personale con svariate esperienze di volontariato in associazioni di riabilitazione psichica e sociale attraverso la realizzazione di laboratori, pratiche espressive, meditazione e progetti artistici multimediali, alternando anche periodi di ritiri spirituali.
“Se io oggi dovessi definirmi – scrive Emanuele Leone – potrei dire che, dopo avere sperimentato l’arte a 360° e dopo avere dedicato anni di studio e ricerca personale sulle ragioni e origini della sofferenza umana, sono un uomo che è riuscito ad uscire dallo spazio e dal tempo e che è rientrato attraverso la porta del cuore con la consapevolezza che Tutto è Sacro, che Tutto è Dio”.

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