Personale sanitario in provincia di Ragusa, la Fp Cisl: “Il 9 gennaio l’accordo per garantire il passaggio di 36 dipendenti dalla fascia c alla b per trentasei ore settimanali”

Il segretario generale Cisl Fp Ragusa Siracusa Daniele Passanisi

“Il 2017 si chiude con prospettive molto interessanti per il personale dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa che, da tempo, attendeva risposte in ordine al proprio profilo. E, finalmente, le istanze avanzate dal sindacato sono state prese in considerazione”. A dirlo è il segretario generale della Fp Cisl Ragusa-Siracusa,

Daniele Passanisi, che, in uno al responsabile del coordinamento dell’Asp 7, Emanuele Distefano, afferma che il 9 gennaio sarà apposta la firma per fare in modo che possa essere allargata la platea della stabilizzazione grazie al fatto che 36 dipendenti di fascia C, sugli 82 totali, passeranno alla B con la previsione oraria di 36 ore settimanali. “Gli ottantadue posti in C, così come previsto dalla dotazione organica – sottolinea Passanisi, sempre assieme a Distefano – non sono mai stati utilizzati come dovuto ed ecco perché abbiamo avanzato la proposta, che è stata subito accettata dalla direzione dell’Asp di Ragusa, di trasformare una parte tra questi in B così da dare l’opportunità ai precari di potere contare su una stabilizzazione più ampia, allargando la platea degli ex contrattisti. Considerando che il 9 gennaio sarà sottoscritto l’accordo, possiamo senz’altro dire che è stato compiuto un altro importante e significativo passo in avanti grazie alla disponibilità dell’attuale management che, già prima, si era mostrato disponibile a garantire il passaggio da part time a full time. E, sin da ora, possiamo chiarire che subito dopo sarà avviata la discussione per quanto concerne i coordinamenti. Ecco perché possiamo asserire che quanto richiesto si sta pian piano concretizzando. Dunque, il resoconto di questo 2017, pur con tutte le difficoltà del caso, può senz’altro ritenersi positivo per quanto riguarda il comparto sanitario anche se la nostra attenzione rimane sempre alta in quanto devono essere risolte tutte le questioni rimaste ancora in sospeso per assicurare un futuro occupazionale ai lavoratori e una erogazione di servizi qualitativamente alta all’utenza. E, ovviamente, non possiamo dimenticare l’apertura del nuovo ospedale su cui punteremo in particolare i riflettori con l’avvio del 2018. I risultati ottenuti li possiamo considerare alla stregua di segnali molto positivi che speriamo possano dare il la al completamento di tutti gli altri percorsi rimasti tuttora in sospeso”.

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