Tentato infanticidio. A processo una donna di Scicli

Tentato infanticidio. Di questo gravissimo reato risponde la sciclitana Giovanna Assenza Parisi, sciclitana, nei confronti dei quali si sta celebrando il processo davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Manenti, Chiavegatti). L’ha denunciata S.C., una giovane concittadina a seguito di fatti che la stessa, costituitasi parte civile attraverso l’avvocato Giuseppe Pellegrino, ha raccontato ai magistrati nel corso della sua deposizione. Era il 28 luglio del 2005. La parte offesa aveva da pochi mesi perso il marito e venti giorni prima dei fatti aveva dato alla luce un bambino. “Ero con mia madre e il bambino, nella zona di Santa Maria La Nova – ha spiegato la giovane – quando improvvisamente ci siamo sentiti insultare dalla zia di mio marito che si trovava insieme alla sorella nei pressi della propria abitazione”. L’imputata, che è difesa dall’avvocato Ignazio Gafà, avrebbe inveito verbalmente contro la giovane. “Sei contenta che è morto mio nipote – avrebbe detto -. Ti devo fare provare lo stesso dolore che abbiamo provato noi, ti devo uccidere questo bastardo”. Frasi che la parte offesa ha sottolineato più volte al microfono davanti ai giudici. L’imputata sarebbe a questo punto uscita di casa dirigendosi verso mamma e figlia e tentando di prendere il neonato dal passeggino. “Tagghia ammazzari” sarebbe stata la frase pronunciata in quel momento. “Mia madre e mia nonna – ha proseguito la teste – a quel punto hanno preso il bambino e se lo sono portato via. Loro non soddisfatte, mi hanno spinto contro il muro, mi hanno tirato per i capelli e mi hanno colpito”. Subito dopo è intervenuto il fratello che ha portato via la giovane. Quest’ultima successivamente è dovuta ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dove è stata refertata. Il processo si concluderà in giugno.

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