CAVA D’ALIGA, UNA BORGATA DIMENTICATA Il ” J’accuse…! “, di Fabio Fidone, Consigliere MPA

Il Consigliere del Movimento per le Autonomie, Fabio Fidone, accusa il Sindaco di Scicli e i suoi Assessori di aver dimenticato che, a circa dieci chilometri dal centro storico di Scicli, esiste un località tra le più belle di tutta la Costa Iblea e, forse, di tutta la Sicilia. Ebbene, questo luogo ameno, dove la Natura si è espressa in modo assoluto in tutte le sue forme, oggi risulta dimenticato. Le sue scogliere, un tempo frequentate da turisti e residenti, sono diventate una discarica a cielo aperto dove alcuni, non educati al rispetto della natura e del bene comune, vanno a depositare qualunque oggetto o materiale di scarto prodotto dalle loro attività lavorative o domestiche. Basta fare una passeggiata sulla fascia costiera che qualcuno, qualche tempo fa, ha denominato “Via del Mare” per rendersi conto del degrado in cui versano i luoghi, spesso utilizzati come discarica di rifiuti speciali: plastica, materiale di risulta ed eternit, gomme di autovetture, frigoriferi, lavabiancherie, televisori, etc., che deturpano il territorio e danneggiano la salute e l’ambiente. Purtroppo le menti illuminate che risiedono a “Palazzo Palle”, in tutt’altre faccende affaccendate, non sanno o fanno finta di non sapere che la borgata di Cava d’Aliga è una delle poche località italiane priva ancora di una rete fognaria adeguata; il ristorante “La scogliera”, famoso negli anni sessanta per essere stato uno dei primi locali per banchetti e matrimoni di tutto il litorale ibleo, oggi è un rudere abbandonato. L’unico accesso a Via del Mare, per residenti e turisti , è situato all’inizio di una curva pericolosissima dove avvengono periodicamente degli incidenti stradali, e via Grazia Deledda, che dovrebbe collegare la scogliera con la strada litoranea Cava d’Aliga – Sampieri, è solo una “trazzera”, dove a stento può transitare una sola vettura per volta. Purtroppo, per l’incuria delle varie Amministrazioni che negli anni si sono avvicendate al Governo della città, la rete stradale della borgata è ferma ancora agli anni cinquanta e l’unico intervento pubblico, degno di questo nome, risale agli anni settanta (costruzione del Lungomare Frine). La spiaggetta, un tempo luogo ideale per chi voleva crogiolarsi al sole e trascorre qualche ora in dolce compagnia o in oziosa solitudine, risulta ancora inaccessibile e non fruibile alla normale balneazione. A nulla sono valse le proteste dei residenti, che sollecitavano la messa in sicurezza dei luoghi e la riapertura del sito.
Il sottoscritto Consigliere, a nome dei cittadini residenti, dei proprietari di abitazioni e di tutti coloro che nel periodo estivo vanno a trascorre le loro vacanze a Cava d’Aliga, sollecita il Sindaco e gli Assessori di competenza a programmare e a progettare degli interventi mirati, volti a migliorare la viabilità e la qualità della vita della borgata.
Il sottoscritto ricorda, inoltre, che il primo dovere della Politica e di chi governa una città, non è risolvere l’ordinario, perché per questo bastano i burocrati, bensì di pensare e progettare, cercando di volare alto, il bene comune dei cittadini e di tutto il territorio che si amministra.

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