“Io non ho mai fatto la rapina, non sono mai stato a Pozzallo”. Poche parole, pronunciate da Salvatore Pidatella(il primo a sinistra), catanese, allo stato detenuto, che ieri ha rinunciato alla sua audizione davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Manenti, Fiorentino)ma ha voluto rilasciare spontanee dichiarazioni. L’uomo è implicato nell’Operazione “Fermi tutti 2” perchè ritenuto uno degli autori della rapina ai danni della filiale di Pozzallo della Banca Agricola Popolare di Ragusa, compiuta il 26 marzo dello scorso anno. difeso dagli avvocati Mirella Catania e Mario Brancato del Foro di Catania. L’uomo ha scelto il giudizio abbreviato. A fare da contraltare alle dichiarazioni dell’imputato, la testimonianza resa ieri dal tenente Rita Termini, all’epoca comandante della Compagnia di Taormina, oggi ai Ris di Roma. L’ufficiale ha spiegato di avere avuto una “confidenza”(si è rifiutata di rivelarla)su una rapina che sarebbe stata compiuta il 26 marzo. “I rapinatori – ha spiegato – si sono incontrati in Via Plebiscito, a Catania, noi eravamo appostati. Erano in sei e sono partiti su due auto, una Bmw amarando e una Lancia Ipsol blu, intorno alle 9. Pidatella salì sulla prima auto che era guidata da una donna. Nel traffico li abbiamo persi. Un’ora e mezza dopo circa abbiamo saputo della rapina di Pozzallo ed allora ci siamo preparati ad attenderli sull’autostrada Siracusa Catania insieme ai colleghi di Fontanarossa. La prima auto che transitò, sfrecciando, fu la Bmw, intercettata da altri colleghi con i quali ci fu un pericoloso inseguimento(fu localizzata due giorni dopo), poi la Lancia che intercettammo noi dove c’erano Fontanella, Tosco e Pidatella”. Il pubblico ministero, Gaetano Scollo, ha rinunciato ad approfondire le testimonianze di bancari e dell’uomo che fu preso ad ostaggio durante la fuga. Il dibattimento è stato concluso. Il prossimo 22 giugno le conclusioni. Lo scorso nove dicembre il Gup di Modica, Lucia De Bernardin, aveva inflitto quattro anni di reclusione e 1400 euro di multa a Elisabetta Di Stefano e a Giovanni Pietro Vasta; 3 anni e quattro mesi a Rocco Fontanini e a Sebastiano Tasco. Anche loro avevano scelto il giudizio abbreviato e, dunque, avevano beneficiato dello sconto di pena previsto. Furono arrestati dai carabinieri di Taormina, Catania e Modica alcune ore dopo la rapina che fruttò un bottino di circa ventimila euro, tra contanti e assegni.
La rapina alla Banca Agricola di Pozzallo. L’imputato: “Io non l’ho fatta”
- Aprile 7, 2011
- 9:16 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa