Ha chiesto il giudizio abbreviato Emanuele Cicero Santalena, 40 anni, il marito di Concetta Savarino, la donna modicana di 36 anni, vittima dell’incidente stradale verificatosi il due dicembre del 2008 a Cava Ispica, qualche decina di metri dopo il bivio per Rosolini. I legali delle parti civili, dal canto loro hanno chiamato in causa quali responsabili civili le assicurazioni dei due veicoli coinvolti nell’incidente. Ieri mattina il difensore di Cicero Santalena, l’avvocato Dario Venniro, ha avanzato richiesta del rito alternativo al Gup del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, che l’ha accolta. Procederà col giudizio ordinario, invece, Giorgio Solarino, 35 anni, l’altro imputato, così come chiesto gli avvocati Salvo Maltese ed Enrico Trantino. A questo punto il giudice ha fissato per il prossimo primo dicembre il processo per entrambi, quando deciderà se condannare o meno il primo e se rinviare a giudizio il secondo. La sera del due dicembre 2008 l’auto condotta da Cicero Santalena andò a schiantarsi contro un trattore guasto, posteggiato ai bordi della carreggiata. Gli imputati, ovvero il proprietario del veicolo agricolo, Giorgio Solarino, e il marito della Savarino, sono accusati di omicidio colposo in concorso. Le parti offese sono i tre figli della coppia, rispettivamente di 12, 8 e 3 anni, per i quali è stata nominata curatrice l’avvocato Gabriella Olivieri, che si è costituita parte civile tramite l’avvocato Bartolo Iacono, e anche i genitori ed i fratelli della Savarino, patrocinati dall’avvocato Carmelo Vicari. Concetta Savarino morì qualche giorno dopo l’incidente per le gravi ferite riportate all’Ospedale Maggiore. La donna era a bordo di un’autovettura Audi A 4 condotta dal marito. Stavano percorrendo l’arteria non illuminata quando, improvvisamente, erano finiti contro il trattore che era fermo sul ciglio della strada periferica. L’impatto era stato violentissimo anche perché pare che il conducente l’utilitaria non si fosse assolutamente accorto dalla presenza ai bordi della strada del veicolo agricolo che il proprietario aveva dovuto abbandonare momentaneamente per un’avaria. Il marito era rimasto miracolosamente illeso, riportando solo qualche contusione. La Procura della Repubblica aveva nominato un consulente tecnico d’ufficio. Stessa cosa aveva fatto l’avvocato Vicari, nominando il consulente di parte, l’ingegnere Giuseppe Garofalo.
Schianto mortale. Modica, uno degli imputati chiede l’abbreviato. Chiamate in causa le assicurazioni
- Aprile 8, 2011
- 9:09 am
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