Enzo Rizza contesta le composizioni delle liste del PD

Enzo Rizza, già presidente provinciale della Margherita di Ragusa, contesta le decisioni del leader del Partito Democratico, Walter Veltroni, circa la composizione delle liste per le prossime elezioni. Rizza ha inviato una circostanziata lettera all’ex sindaco di Roma al quale, in precedenza, aveva già espresso il disappunto per l’idea “alquanto strampalata di risolvere i problemi della giustizia mettendo al primo punto del programma per la Giustizia” l’accorpamento dei Tribunali. “Adesso – scrive Enzo Rizza – l’amara sorpresa di queste liste elettorali nelle quali sono stati nominati rappresentanti del popolo personaggi di secondo piano, figli della casta, amici personali del sabato sera, addetti stampa di uomini del passato, radicali con posizioni etiche con le quali mai avremmo alcunché da spartire. Se questo è il tuo Partito Democratico, tienitelo per te. A me, ed a molti altri siciliani, non interessa. A me ed a molti altri che hanno pagato prezzi personali e familiari salatissimi per contrastare un sistema di potere astuto, radicato e vendicativo”. L’ex assessore comunale della Giunta Ruta, non ha peli sulla lingua, esprimendo amarezza a 360° gradi. “La nostra passione politica – dice – ci ha indotti a trascurare sempre il sacrificio richiestoci dalle nostre idee. Non è stato facile gestire situazioni locali di grande difficoltà nelle quali manca qualunque agibilitàpolitica. E non mancavano le lusinghe. Ma abbiamo stabilito, io e molti altri, di non cedere al compromesso e di andare per la nostra strada, verso il riscatto della Sicilia e dei Siciliani nel quale abbiamo creduto da quando abbiamo cominciato ad interessarci della cosa pubblica; a lottare per le nostre idee noncuranti del fatto di essere minoranze in un territorio di frontiera. Adesso tutto è finito”. Tornando alla vicenda del Tribunale che Veltroni, come si diceva, ha inserito ai primissimi posti del suo programma elettorale, l’avvocato Rizza è molto determinato. “Veltroni dovrà passare sui nostri corpi, prima di sopprimere il Tribunale di Modica. Spero solo che il suo prossimo insuccesso elettorale lo induca ad una seria riflessione sugli errori di questi giorni. Questa riflessione la potrà fare con i figli della casta, con i suoi amici del sabato sera, con gli addetti stampa delle sue cariatidi. Noi non ci saremo. Noi di Modica e della provincia di Ragusa: un territorio che è stato del tutto cancellato dalla geografia politica del Partito Democratico, dopo anni di lotta, di presenza e di impegno. Spero proprio che i risultati elettorali siano quelli che mi aspetto. Non c’è altro modo per spiegare la grossolana evidenza dei suoi errori”.

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