Tribunale. Sul Pc materiale pedopornografico. Assolto sciclitano

Assolto perché il fatto non costituisce reato. G.P., sciclitano, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, è stato scagionato dall’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Era stato coinvolto nella maxi operazione della Procura della Repubblica di Siracusa contro la diffusione della pedopornografia. L’uomo, nel corso di una perquisizione era stato trovato con un “file” di natura illecita. Nell’ambito della stessa operazione era stato arrestato un uomo con l’accusa di avere venduto dvd contenenti 160 mila immagini di rapporti sessuali con bambine di circa dieci anni di età a 38 clienti tra Italia, Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna e Olanda. Perquisizioni erano state eseguite dagli acquirenti identificati in Italia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Puglia e Sicilia. L’operazione era nata da una denuncia di Telefono Arcobaleno, denominata “Pedo-business”, condotta dal Nucleo investigativo telematico della Procura di Siracusa, coordinata dal sostituto procuratore Antonio Nicastro, con l’ausilio di carabinieri, guardia di finanza e polizia postale. Gli indagati italiani sono per la maggior parte cinquantenni, imprenditori, dirigenti della pubblica amministrazione, ricercatori universitari, funzionari di banca e artisti. Lo sciclitano è comparso davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(presidente Antongiulio Maggiore) che, come si diceva, lo ha assolto. Il pubblico ministero, Gaetano Scollo, aveva chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. E’ passata, insomma, la tesi del difensore secondo cui quel “file” era stato scaricato sul computer dell’imputato involontariamente giacchè questo lo teneva sempre accesso e attraverso uno dei tanti client p2p, in questo caso si è fatto riferimento a “Emule”, si sarebbe auto scaricato