La droga recuperata dopo un in inseguimento. Due ispicesi sotto processo

Una vicenda di droga, l’arresto dopo un inseguimento, la sostanza gettata nel water, parte della quale recuperata dai carabinieri. Di questa storia si è parlato nel corso del processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, a carico degli ispicesi Franco Falco, difeso dall’avvocato Salvatore Rustico, e di Francesco Monaca, difeso dall’avvocato Pietro Latino. In particolare sono stati i carabinieri ha chiarire la situazione durante l’udienza nella quale si è parlato solo della posizione del primo. L’uomo era stato intercettato da una pattuglia che gli aveva intimato l’alt. Non si era, però, fermato proseguendo ad alta velocità a bordo della propria Bmw. Allertato il Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Modica, l’uomo è stato individuato proprio mentre arrivata nella sua abitazione di Contrada Fontanazza. “Lo abbiamo visto scendere precipitosamente dall’auto – ha detto un sottufficiale dell’Arma – lasciando gli sportelli aperti e dirigendosi all’interno della casa. Lo abbiamo seguito e trovato all’interno del bagno mentre cercava di disfarsi di droga gettandola nel water. Mi sono precipitato chiudendo il flussometro e abbiamo recuperato tre bustine, due di cocaina e una di eroina”. Falco fu in quella circostanza arrestato. Era il 29 gennaio del 2004. Da quel momento scattarono le intercettazione ambientali e telefoniche. In questo senso il giudice ha nominato un perito per la trascrizione. Nel corso delle testimonianze di altri militari, è venuto fuori che Falco si sarebbe rifornito ad Avola dai fratelli “Puddicinu”, Salvo e Peppe Iacono. Trattavano cocaina e “roba”, intesa per eroina. La prossima udienza è fissata per il 29 aprile.(

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