“La zona artigianale a Vittoria è in uno stato pietoso”. Grido d’allarme dei titolari delle imprese insediate. La Cna: “Serve cambiamento non circoscritto alle elezioni”

La zona artigianale di Vittoria versa in uno stato pietoso. I titolari delle imprese che da tempo sono insediati nella zoa in questione hanno voluto incontrare i rappresentanti locali della Cna per manifestare tutto il loro disagio e per chiedere un impegno maggiore alla Confederazione. “Vengono denunciati disservizi e l’abbandono – dice il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, assieme al responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio – dell’unica, quanto piccola, zona attrezzata. La scena che da almeno un decennio vediamo è desolante: discariche a macchia di leopardo, strade poco curate e poco illuminate la notte, accampamento temporaneo di rom nell’area della pineta, assenza totale di strutture a servizio delle imprese insediate, ricettacolo di ogni genere di rifiuto nei lotti assegnati ma non ancora recintati, allagamenti durante le piogge”. Eppure in questa area operano attività che hanno portato a compimento degli investimenti di una certa consistenza. “Sono una porzione significativa – spiega Santocono – dello sviluppo reale e legale di questa città. In alcune di queste attività lavorano diverse decine di persone. Se la zona artigianale versa in queste condizioni, la spiegazione è una sola, desolante: l’impresa, il lavoro, lo sviluppo, l’attenzione per il territorio non stanno al centro delle preoccupazioni di tutta la classe politica locale e non sono vissuti come tali nel linguaggio della quotidianità”. La Cna di Vittoria chiede un’inversione di tendenza. “Serve una sensibilità vera, continua – dice ancora Santocono – e non circoscritta alla scadenza elettorale”.

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