Potrebbe essere dimesso nelle prossime ore il ventiseienne somalo ricoverato all’Ospedale Maggiore con la tubercolosi polmonare cavitaria. Questo, insomma, l’esito definitivo degli accertamenti eseguiti sull’uomo che viene seguito e monitorato nella Divisione di Malattie Infettive dl nosocomio modicano, diretta dal dottore Antonio Davì. “Quest’infezione – dice il primario – ben nota nei tempi passati è pressochè scomparsa o divenuta estremamente rara. Il soggetto è sotto terapia specifica, e non è più nella fase per potere contagiare essendo già trascorsi quindici giorni”. Il giovane extracomunitario, come è stato sostenuto in questi giorni, non faceva parte dei gruppo di duecento migranti giunti lo scorso nove aprile a Pozzallo da Lampedusa, ma arrivava dallo sbarco avvenuto a Lentini il sei aprile, quindi non farebbe parte del gruppo di extracomunitari che venerdì scorso si era “ribellato” alle forze dell’ordine e che si era allontanato. “Riguardo al somalo che abbiamo ricoverato – spiega il direttore sanitario del “Maggiore”, Piero Bonomo – potrà essere dimesso quando si avrà certezza del posto dove andrà per curarsi, dunque una comunità o una casa alloggio. Non lo si può lasciare andare in giro”. Lo scorso pomeriggio, intanto, si è svolto un vertice convocato dal Prefetto di Ragusa, Francesca Cannizzo, per organizzare l’emergenza così come aveva sollecitato il sindaco di Pozzallo, Giuseppe Sulsenti, ed al quale hanno preso parte i responsabile dell’Ospedale Maggiore, lo stesso Sulsenti e gli organi preposti all’emergenza, compreso il responsabile del nosocomio, Carmelo Scarso.
Modica, potrebbe essere dimesso nelle prossime ore il somalo affetto da tubercolosi
- Aprile 20, 2011
- 12:40 am
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