Api Ragusa: “ La maggioranza apra la campagna elettorale con il ministro Tremonti e mostri i documenti sottoscritti a garanzia della copertura finanziaria per la ss 514 e l’aeroporto”

“I ragusani non vogliono elemosine elettorali: il Governo nazionale sottoscriva l’impegno di spesa per la ss 514 e per l’aeroporto, tutto il resto è solo vergognosa demagogia, e come tale va respinta ai mittenti”. Il segretario provinciale di Alleanza per l’Italia Tuccio Di Stallo attacca duramente i rappresentanti della maggioranza rei di volere far credere ai ragusani che si dovrebbe plaudire allo loro azione per aver appostato pochi milioni di euro nella finanziaria regionale.
“Il ministro Galan ha ragione, Tremonti sta ingessando l’Italia e deve dimettersi, per il bene degli Italiani. – afferma Di Stallo – I ragusani pagano un prezzo durissimo per i veti posti da Tremonti, che rischiano di vanificare il lavoro fatto dagli amministratori locali per tentare di dotare la nostra provincia di infrastrutture fondamentali bloccate dalla mancata firma da parte del ministro delle Finanze. Di fronte a tale situazione si pretende di coprire il sole con la rete annunciando che nella finanziaria regionale sono stati appostati 5 milioni di euro per la ss 514. Annuncio di per sé ridicolo, che offende l’intelligenza dei ragusani.
“Avanziamo una proposta costruttiva – conclude Di Stallo – per il nostro territorio: invece di distogliere il Ministro Alfano, che nulla può fare per Ragusa dal Rubygate, la maggioranza apra la campagna elettorale con il ministro Tremonti, che esibisca a tutti noi i documenti sottoscritti per garantire la copertura finanziaria per la ss 514 e per l’aeroporto. Altrimenti insieme al sindaco si dimettano tutti da questo Pdl ostaggio di Bossi e Tremonti, e ci risparmino le prese in giro come quella dei 5 milioni di euro nella finanziaria regionale e del Ministro Matteoli, che annunciava l’apertura dell’aeroporto per l’estate 2011. Se non è Tremonti a Ragusa non venga nessuno a fare promesse, i ragusani hanno le prove che non sono state, e non saranno mantenute”.