Trivellazioni, Failla:” Il silenzio roboante di Buscema. Fino a ieri era Modica che guidava la salvaguardia di quei luoghi magnifici dall’oltraggio delle ricerche petrolifere.”

“Sdegno, rifiuto, protesta, coraggio. Questi sentimenti salvarono il Val di Noto dalle perforazioni petrolifere nel nostro territorio. Una battaglia del sindaco di Modica , allora Piero Torchi, assieme al sindaco di Noto, Corrdao Valvo e all’on.Fabio Granata, allorquando una società petrolifera americana, la “Panther Eureka”, fu autorizzata dalla Regione Sicilia, a compiervi trivellazioni e prospezioni per la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo”. Lo ha detto Sebastiano Failla, esponente di forza del Sud, il quale ha aggiunto:
“Un’azione necessaria cui pian piano si aggregarono non solo cittadini, comitati, associazioni, ma anche intellettuali come Andrea Camilleri che dalle pagine di Repubblica lanciò un appello per la salvaguardia del Val di Noto . Un appello che era stato ripreso anche dal ministro dell’Ambiente e tradotto dal francese Le Monde, dal Times e da Guardian. Si chiedeva che venisse definitivamente e “irreversibilmente” stoppata la concessione data qualche anno fa alla società americana”.
“Oggi,- aggiunge Failla- con vivo senso di preoccupazione notiamo come Modica , il suo sindaco, assistano silenti di fronte al rischio dell’avvio dei sondaggi nei nostri mari, mentre si manifesta con fermezza e decisione la contrarietà e la protesta dei sindaci di Ragusa, Scicli, Pozzallo che adesso guidano la battaglia.”
“Il silenzio del sindaco di Modica certamente stride con la sostenibilità di temi quali la cultura, il paesaggio, l’agricoltura, il turismo e l’innovazione che rappresentano il nostro futuro. Occorre tutelare e difendere il territorio per salvaguardare il paesaggio, frutto di una stratificazione storica e culturale che rappresenta una irrinunciabile e indispensabile risorsa anche in funzione dello sviluppo economico della città”. “Si esca fuori allo scoperto senza equivoci e senza tentennamenti. Un ulteriore disinteresse alla questione non sarebbe perdonabile dai nostri figli”.

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