Oggi inizieranno gli interrogatori di garanzia davanti al Giudice per le Indagini Preliminari, Patricia Di Marco, delle cinque persone sottoposte a ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nell’affaire Copai. Il magistrato, che aveva firmato i provvedimenti eseguiti martedì mattina, ha stilato una tabella di orari che prevede già alle 8,30 l’interrogatorio del parlamentare regionale, Riccardo Minardo. Di seguito sarà la volta della moglie, Pinuccia Zocco, quindi Sara Suizzo, presidente Copai, del marito, Mario Barone, e di Pietro Maienza. Non si conosce ancora la “strategia” che adotteranno i difensori, se, cioè, decideranno di avvalersi della facoltà di non rispondere oppure se produrranno atti e motivazioni tendenti a smontare le accuse. Potrebbero, tra l’altro, registrarsi colpi di scena circa le deposizioni che faranno le parti. Sembra, infatti, che negli ultimi tempi i rapporti tra Minardo e Suizzo non fossero più idilliaci, nel senso che la situazione tra loro era “raffreddata”. C’è attesa non solo a Modica e negli ambienti politici locali e non è nemmeno improbabile che subito dopo gli interrogatori la difesa di Minardo prepari una conferenza stampa “focosa”. Sulle voci di un ipotetico invito alle dimissioni del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, a Riccardo Minardo, c’è la totale smentita. “Sono voci senza fondamento – spiega il suo difensore, l’avvocato Carmelo Scarso -. Il mio assistito non può avere alcun contatto con l’esterno per cui è illogico pensare che Lombardo e Minardo possano essersi parlati”. Frattanto sulla vicenda prende posizione La Federazione di Sinistra provinciale. “Riconoscendo all’indagato Minardo il pieno beneficio del principio di innocenza fino alla sentenza definitiva – dice il coordinamento provinciale – già i fatti di cronaca attuali non possono esimerci da un triste bilancio sullo stato di degrado in cui si è ridotta tutta la politica provinciale, ove si vuol tacere sul continuum storico di certa sponda politica. Abbiamo sempre denunciato i rischi di politiche approntate su visioni e conduzioni personalistiche, prive di qualsiasi controllo democratico degli eletti, che, avuto riguardo anche agli ultimi accadimenti, frequentemente sfociano in malaffare. Ciò accade, come oggettivamente rilevabile, proprio perché i cosiddetti rappresentanti del popolo si legano con interessi economici di dubbia natura – spesso di una economia sommersa ed oscura – quando tali interessi non rappresentano istanze proprie o di famiglia”.
Vicenda Copai/Minardo, stamattina gli interrogatori davanti al Gip di Modica
- Aprile 29, 2011
- 1:35 am
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