Sinistra Ecologia Libertà preoccupato in ordine alle questioni urbanistiche che riguardano la città di Modica e i lavori del Consiglio Comunale.
Nell’ultima riunione, i Consiglieri per quasi l’intera seduta si sono occupati di un’ulteriore richiesta di variante singola al Piano Regolatore Generale, una variante per un locale artigianale in zona agricola in sé certamente meno invasiva di tante altre precedenti approvate dal Consiglio, ma divenuta emblematica per il modo e per il contenuto del dibattito consiliare.
Sel ha manifestato perplessità in ordine al fatto che appare contraddittoria una richiesta di variante per l’ampliamento di un locale artigianale in zona agricola a fronte del fatto che il Comune di Modica è dotato di una zona artigianale in contrada Michelica, peraltro in fase di ampliamento, zona che, salvo obiezioni di natura tecnico-urbanistica, in atto non espresse, potrebbe ragionevolmente ospitare diverse richieste di allocazione per ampliamento di attività.
“L’attuale maggioranza consiliare – dice Vito D’Antona – ha replicato con tre posizioni completamente differenti, facendo emergere inconfutabilmente una preoccupante assenza di politica urbanistica e di gestione del territorio condivisa.
La posizione del Mpa di pieno sostegno alla approvazione della variante, giustificata dal fatto che qualunque impresa volesse ampliare i propri spazi non deve essere indirizzata a trasferirsi nella zona artigianale, ma avrebbe il diritto di permanere dove si trova, anche se invade, in variante, un terreno non destinato urbanisticamente ad attività artigianale.
La posizione espressa dal Pd è stata quella in linea di massima favorevole acchè le attività artigianali vengano allocate nelle zone artigianali messe a disposizione dal Comune, come quella esistente a Michelica, ma trattandosi, nel caso in argomento di una piccola struttura poteva essere approvata.
Infine, la posizione di Nuova Prospettiva completamente contraria alla variante proposta in Consiglio.
Nell’interesse della stragrande maggioranza dei cittadini modicani, i quali aspirano ad una città fatta di regole e di programmazione del suo territorio, riteniamo che così non si può andare avanti.
Ribadiamo che in un momento delicato, caratterizzato dalla dichiarata incompatibilità della maggioranza dei consiglieri comunali, in assenza della Variante generale al Piano Regolatore, occorre un impegno straordinario per la nomina urgente del commissario ad acta, se questo rimane l’unico percorso per dotarsi di uno strumento di programmazione urbanistica, e per studiare ipotesi di lavoro per frenare, nelle more dell’adozione della variante, la valanga di varianti singole che sta determinando un “Piano Regolatore di fatto”.
Modica, Vito D’Antona: “Preoccupati per le questioni urbanistiche”
- Maggio 7, 2011
- 10:51 am
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