Scicli, tornano liberi dopo la convalida i ladri di patate

Convalidati gli arresti dei tre albanesi arrestati dai carabinieri della Tenenza di Scicli la notte tra giovedì e venerdì scorsi per furto aggravato. Siina Zabito, Jsa Tafa e Laoremic Tafa ieri sono comparsi davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, per il processo direttissimo. Il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, aveva chiesto oltre alla convalida, gli arresti domiciliari. Il magistrato ha, invece, deciso per la remissione in libertà condizionata all’obbligo di presentazione giornaliero alla polizia giudiziaria, nella fattispecie presso i carabinieri. A questo punto sono stati chiesti dal difensore i termini a difesa per cui il processo è stato rinviato a lunedì prossimo. I tre, di età compresa tra i venti e i quarant’anni, tutti residenti a Scicli, erano stati bloccati insieme con un minore del quale si occupa la magistratura competente di Catania, mentre viaggiano a bordo di un’autovettura station wagon, alle porte di Sampieri. L’auto aveva insospettito i militari che erano in servizio di controllo notturno del territorio. Nel corso della perquisizione veicolare, i tutori della legge avevano trovato circa duecento chilogrammi di patate appena raccolte, ancora umidicce e con la terra attaccata al tubero. Dagli accertamenti è risultato che le patate erano state raccolte, nonostante il buio fitto della notte, in un campo di Contrada “Trippatore”, di proprietà di produttore ragusano. I tre maggiorenni erano stati rinchiusi nell’Istituto Penitenziario di Modica Alta per furto aggravato in concorso, mentre per il minore era stato denunciato in stato di libertà alla Procura dei minori di Catania per lo stesso reato.

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