Quattro giorni tra i detenuti dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. E’ l’esperienza forte vissuta dal Clan Kerigma del gruppo scout Modica 1. Lo scopo era quello di conoscere le problematiche della struttura e dei malati in essa reclusi. I 9 ragazzi modicani, guidati da Marisa Scivoletto, hanno convissuto con alcuni dei malati di mente nella casa di accoglienza e solidarietà, che funge da cuscinetto fra il carcere e il reinserimento in società, gestita da Don Giuseppe Insana, dove hanno avuto la possibilità di ascoltare le testimonianze degli operatori e degli stessi reclusi, rendendosi fra l’altro conto che una struttura come l’OPG non è in grado di assolvere alle necessità dei malati, e che il sistema giudiziario italiano in questo ambito ha molte carenze. “Abbiamo appreso – dicono di ritorno gli scout modicani – che, oltre ai condannati per crimini gravi, in una struttura del genere si possono trovare anche persone che hanno commesso piccoli reati ma che non sono rilasciate, nemmeno dopo essere state assolte, perché considerate pericolose. I servizi all’interno della casa circondariale sono scadenti, il problema del sovraffollamento grava sulle già precarie condizioni di vita, tossicodipendenti e alcolisti affetti da lievi disturbi della personalità sono curati come veri e propri malati di mente senza che sia approntata un’adeguata terapia per risolvere la loro dipendenza”. Don Giuseppe e gli altri volontari, che vivono da molti anni la realtà dell’OPG, sono convinti che questa struttura serva più alla società per sentirsi al sicuro dai malati di mente, che non ai malati per curarsi davvero. “L’unico nota positiva è costituita dalla casa di accoglienza e solidarietà, che eliminando l’aspetto della reclusione e dando l’opportunità agli ospiti di gestire la loro giornata in autonomia e libertà, restituisce loro la dignità e li aiuta davvero a convivere con il loro problema e a non costituire pericolo per la società. Siamo rimasti profondamente colpiti da questa realtà così controversa e poco conosciuta, e stanno progettando di tornare lì nei prossimi mesi per realizzare uno spettacolo musicale che possa allietare, anche se per poco, le interminabili ore che i reclusi trascorrono nelle monotonia più assoluta, spesso rimanendo a letto per giorni e giorni. Il gruppo si impegnerà attivamente a sensibilizzare l’opinione pubblica contro strutture come l’OPG, al fine di favorire la nascita di altre case di accoglienza in cui gli individui possano riappropriarsi della loro dignità”.
Modica: Il gruppo scout Modica 1 tra i detenuti dell’Ospedale Psichiatrico di Barcellona Pozzo di Gotto
- Marzo 25, 2008
- 8:53 am
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