Modica, acqua non potabile. Failla:” Ci vogliono i primi ricoveri in ospedale per intervenire?”

“Deve accadere che un bambino, un turista, finiscano in ospedale per avere bevuto un banale bicchiere d’acqua prima di intervenire e rendere l’acqua di Modica potabile, atteso che da oltre un anno ne è stato disposto il divieto d’uso per la quasi totalità del territorio?” Sebastiano Failla , V.Presidente del Consiglio provinciale, alcuni mesi fa aveva lanciato l’allarme sulla non potabilità dell’acqua.
“L’acclarata presenza di cloriformi nell’acqua che proviene dalle condutture comunali induce ad alzare ancora una volta la voce per reclamare massima attenzione sulla questione dichiarando al contempo la ormai cronica inefficienza dell’Amministrazione Comunale su problemi assai delicati per la comunità”
“Non basta una semplice ordinanza di divieto d’uso- prosegue Failla-. I cittadini devono essere informati sui rischi sanitari e sulla qualità dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto. Quale esito hanno avuto le analisi effettuate? Come mai a distanza di anni, i lavori agli impianti non sono stati effettuati?” “Da un lato si chiedono maxiesborsi ai cittadini per i canoni idrici, si sorvola sul fatto che la non potabilità dell’acqua impone una riduzione del 50% del canone, come stabilito per legge, ma dall’altro si continua ad amministrare con la solita approssimazione tipica dei dilettanti e senza rendere conto alla città della vera situazione”. “Tale disinformazione è stata inoltre suffragata dalle notizie diffuse da alcuni medici e farmacisti della città che ne hanno segnalato i rischi derivanti”.
“Chiediamo al Prefetto, alla Magistratura e alle altre Istituzioni competenti d’intervenire decisamente per scongiurare qualsiasi rischio di avvelenamento dei cittadini”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa