Mantenimento del patto di stabilità: rischi per la gestione finanziaria dei comuni Il Sindaco Torchi sostiene l’allarme lanciato dal Sindaco di Chiaramonte

“L’allarme sul rispetto del patto di stabilità lanciato oggi dal Sindaco di Chiaramonte e coordinatore provinciale dell’ANCI è un dato reale che colpisce ulteriormente i comuni ed aumenta le difficoltà gestionali degli Enti nei rapporti con i fornitori e gli utenti, riguardando ogni Ente locale della provincia a prescindere dalle condizioni di cassa”. Con questo intervento il Sindaco, Piero Torchi, interviene a sostegno del collega di Chiaramonte, Nicastro, e degli altri sindaci della provincia in ordine alle problematiche legate al mantenimento del patto di stabilità che, secondo Torchi, “rischia di costringere gli Enti a bloccare ogni forma di pagamento con fornitori e creditori ad eccezione delle retribuzioni e delle spese sociali per non incorrere nei rigori di una normativa nazionale iniqua e penalizzante”. “Il governo nazionale in più incontri con l’ANCI – ribadisce il primo cittadino – aveva assunto formale impegno di rivedere le aliquote sul patto di stabilità, garantendo ai comuni la possibilità di onorare gli obblighi con i fornitori, ma a tutt’oggi, non ha emanato alcun provvedimento sulla questione né ha affrontato organicamente il problema. E’ paradossale, peraltro, come la difficoltà coinvolga ogni comune, ivi compresi i più virtuosi, che si troveranno nella paradossale condizione di avere i soldi in cassa ma non poter onorare i vincoli assunti. E’ indispensabile – conclude il Sindaco – un intervento immediato sul Ministro dell’Economia, di concerto con il Ministro dell’Interno, anche da parte delle associazioni di categoria e degli ordini professionali, al fine di attivare un meccanismo vitale per l’economia di ogni città”. Marco Sammito

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa