L’Associazione Turistica Balneare Siciliana replica alle dichiarazioni del Sindaco di Noto, Corrado Valvo, riguardante l’applicazione del Decreto Legislativo del Governo Italiano per il rilascio ventennale delle Concessioni Demaniali anche sul Pubblico Demanio Marittimo della Sicilia. Il presidente, Antonio Firullo, è categorico:
“Non risulta che l’applicazione anche in Sicilia del Decreto Legislativo del Governo Italiano con il rilascio delle Concessioni Demaniali di 20 anni, significhi che le spiagge siano “privatizzate” o “regalate” ;
Non risulta che gli operatori balneari della Sicilia non rispettano l’ambiente, in particolare le spiagge, anzi, siamo obbligati a pulire e vigilare per tutto il periodo dell’anno a nostre spese anche l’arenile oltre il confine di concessione e fino a trenta metri;
Tutti gli operatori balneari della Sicilia, siamo soggetti ad un rigidissimo controllo nonché, ad un iter burocratico lungo e laborioso, specie quello della Sovrintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali, prima del rilascio del Nulla Osta;
Non risulta che gli operatori balneari della Sicilia vietino la fruibilità dei luoghi aperti o delle spiagge ai cittadini, ai siciliani ai turisti che arrivano da mezzo mondo;
Non risulta che sul Pubblico Demanio Marittimo della Sicilia siano state autorizzate opere in cemento, anzi, risulta che il 90% sono strutture rigorosamente in legno e che, dal 1998, esiste anche una norma Assessoriale Regionale del Territorio e Ambiente, detta “decementificazione” che obbliga i titolari di qualsiasi opera esistente e realizzata in cemento alla riconversione interamente in legno;
Risulta che il Decreto Assessoriale del Territorio e Ambiente del 2006, “Linee Guida”, prevede l’occupazione massima del 50% del proprio litorale di pertinenza comunale per le attività balneari riconosciute all’art. 1 della L.R. numero 15/05;
Non risulta vero, quindi, come dichiarato dal Sig. Sindaco della città di Noto, che deve essere lasciato alla libera fruizione 85% del litorale;
Risulta che il paventato Piano Spiagge del Comune di Noto non può trovare accoglimento da parte dell’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente in quanto non sono stati rispettati alcuni criteri imposti dalla legge e di fondamentale importanza, tra cui: il coinvolgimento delle categorie del settore alla redazione del Piano; il procedimento VAS-VIA; l’articolo 1 e 2 della Legge Regionale numero 10/07; la pubblicazione all’Albo dello stesso Piano per un periodo minimo di 60 giorni; il parere imposto da tutti gli Enti preposti sul Demanio Marittimo; ecct.
Risulta che, nonostante l’inefficacia del Piano di Utilizzo delle Spiagge, sul Pubblico Demanio Marittimo della Sicilia esistono regole ben precise che tutelano le nostre spiagge e l’ambiente;
Risulta che il patrimonio marino è della Regione Sicilia e non dei Comuni costieri ne tanto meno di proprietà del Comune di Noto che deve, invece, attenersi scrupolosamente alle direttive e/o norme statuite dalla Regione Sicilia.
Non per ultimo, sembra che il Sig. Sindaco del Comune di Noto, Corrado Valvo, IGNORI che le strutture balneari, presenti in tutto il Pubblico Demanio Marittimo della Sicilia, GARANTISCONO, quei servizi che gli Enti Comunali, nonostante un obbligo di legge, non intendono rispettare, tra cui:
la pulizia delle Spiagge sia d’estate che d’inverno;
il servizio di salvataggio con i bagnini ed il mezzo natante;
il servizio di primo soccorso con una infermeria attrezzatissima compresa di “pallone Ambu”, “barella” e “aspiratore manuale”;
i servizi igienici con all’accio alla rete fognaria comunale o con fossa Imoff;
il corridoio di lancio che regolamenta la sicurezza ai bagnanti con l’accesso delle barche e delle moto d’acqua, oggi numerose.
Fermo restando che questa Associazione Balneare non condivide l’edificabilità cementizia sulle spiagge, come previsto nel Decreto del Governo Italiano, chiediamo al Governo Siciliano di superare qualsiasi ostacolo e pregiudizio nei nostri confronti accogliendo, invece, il rilascio delle Concessioni non per 20 anni ma bensì per 30 anni così da proporre, nel rispetto delle regole, l’investimento di nuovi imprenditori turistici nella nostra amata isola che porteranno le loro risorse finanziare.
Noi balneari della Regione Sicilia già fortemente penalizzati dall’assurda burocrazia esistente sul Demanio Marittimo che il più delle volte fa più vittime della mafia, non vogliamo essere secondi a nessuno, ne tanto meno differenti dai nostri colleghi del resto d’Italia che hanno spiagge conosciute in tutto il mondo.
Noi concessionari balneari di una Regione bagnata dal mare per più di 900 Km e tra le più assolate del mondo, quanto dobbiamo attendere ancora per non sentirci avviliti e frustati per essere considerati politicamente, culturalmente ed economicamente arretrati rispetto alle altre regioni e al mondo intero?
Siamo disponibili a confrontarci con il neo comitato dei Sindaci che non intendono accettare il rilascio di 20 o 30 anni delle Concessioni sul Demanio Marittimo della Sicilia, ma il . Sindaco del Comune di Noto, Corrado Valvo, è invitato ad astenersi nel discriminare pubblicamente la categoria balneare siciliana onde evitare di proporre azione legale nelle competenti sedi giurisdizionali.