DOPO LA SBORNIA PASQUALE, LA “PASSIONE” POLITICA. A MODICA SI DELINEA LA SITUAZIONE IN VISDTA DELLE ELEZIONI

Passata la Pasqua è giunto il tempo della “Passione”, politica s’intende. Al di là delle elezioni politiche e regionali che cerchiano di rosso il calendario alla data del 13 e 14 aprile, c’è da affrontare la campagna elettorale che porterà la città della Contea ad avere un nuovo Sindaco, nuovi assessori ed anche un nuovo consiglio comunale. Per gli equilibri futuri bisognerà di certo attendere l’indomani del voto politico e regionale, ma per i nomi il tempo sembra già essere maturo. L’Udc, ad esempio, farà il “nome” entro questa settimana, così come promesso dal leader Peppe Drago. “Noi vogliamo continuare un progetto e per questo proporremo un nostro nome – ha più volte detto il deputato nazionale -. Tra gli alleati chi vorrà seguirci bene, altrimenti noi andremo avanti anche da soli. E’ tempo di avere coraggio”. A Modica dunque come a Roma, l’Udc potrebbe prendere “armi e bagagli” e lasciare gli alleati dell’era Torchi. Nel Pdl invece, il commissario cittadino di Forza Italia, Nino Minardo ha più volte detto di voler attendere il 15 aprile prima di pensare al voto amministrativo. C’è da credere però che domenica, in occasione della convention d’apertura della campagna elettorale dello stesso MInardo e di Mommo Carpentieri, alla presenza anche del leader forzista in Sicilia, Gianfranco Miccichè, si farà anche cenno a quel che accadrà in città. Nell’MpA invece si pensa e come al futuro del governo cittadino. Riccardo Minardo, già all’indomani delle dimissioni di Piero Torchi, ha espresso la ferma volontà di voler concorrere con una candidatura forte alla poltrona più importante di palazzo San Domenico. E dal “cilindro” del movimento di Lombardo potrebbe uscire un nome autorevole. In diversi si fanno avanti. A rivendicare la massima visibilità e la “prima scelta” sono, ad esempio, gli “autonomisti della prima ora”: il capogruppo consiliare Carmelo Scarso e l’assessore Nino Gerratana. Nel centrosinistra invece, l’intenzione sinora espressa è quella di voler andare uniti a concorrere alla carica che fu di Torchi. Pd e Sinistra Arcobaleno dunque, con ogni probabilità, saranno apparentati e proporranno un nome unico. Da più parti viene avanzata l’ipotesi del capogruppo di SD, Vito D’Antona, che non arriverebbe “stanco” dalle fatiche elettorali per le Regionali, per le quali è invece in corsa un altro dei papabili, il capogruppo consiliare del Partito Democratico, Giovanni Giurdanella.

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