Arrestato a Modica per droga. Il piemme chiede 52 mesi di reclusione, il giudice lo assolve

Era stato arrestato con cinquanta grammi di droga. Il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Anton Giulio Maggiore, ha ritenuto valida la tesi difensiva esposta con la sua arringa dall’avvocato Francesco Riccotti, ed ha assolto perchè il fatto non sussiste a conclusione del processo per direttissima, il ventenne modicano, Giovanni R., arrestato domenica otto maggio dai carabinieri della Compagnia di Modica con l’accusa di detenzione ai fini dello staccio di sostanze stupefacenti. Il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, aveva chiesto, dal canto suo, la condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione e a ventiduemila euro di multa perchè sussisteva la recidiva per un reato analogo quando, qualche anno fa, il giovane era stato arrestato dagli agenti del Commissariato. Qualche giorno dopo l’arresto il giudice monocratico, Patricia Di Marco, aveva convalidato l’arresto e aveva ammesso il ventenne alla detenzione domiciliare. Il giovane è stato fermato nei pressi di Piazza Matteotti, in pieno centro cittadino, a bordo della propria autovettura. Era stato trovato in possesso di circa dieci grammi di hashish. Nella successiva perquisizione a casa erano stati trovavi circa quaranta grammi della stessa sostanza vietata. Il difensore ha puntato sull’illecitità respingendo la tesi della detenzione ai fini dello spaccio, in buona sostanza ha inteso dimostrare che la “roba” era detenuta per uso personale.

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