La protesta a Roma per l’aeroporto di Comiso. Tremonti deve prima trovare la copertura finanziaria

Per la firma bisognerà attendere ancora. Il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, deve valutare se la proposta di copertura finanziaria per le spese di gestione dell’aeroporto civile di Comiso, presentata dal collega alle Infrastrutture, Altero Matteoli, è valida oppure no. “Dovete capire: il Ministro è come se fosse un notaio. Se c’è copertura finanziaria firma, altrimenti rimanda indietro”. Questo si sono sentiti dire il Presidente della Provincia di Ragusa, Franco Antoci, i sindaci di Ragusa, Comiso e Giarratana, il componente del comitato ristretto Sebastiano Gurrieri, il rappresentante del mondo sindacale, Giorgio Bandiera ed alcuni esponenti di So.A.Co., dal direttore generale dell’ organismo indipendente di valutazione della performance del Ministero dell’Economia, Federico Filiani. “Ma la proposta il Ministro Matteoli l’ha già inviata – ha interrotto il Sindaco di Comiso, Peppe Alfano – Io l’ho vista e so che l’hanno inviata!”. “Tornate martedì. Da qui ad allora avremo valutato la proposta e potremo dirvi se la firma può essere apposta oppure no”. Il tutto mentre, su via XX Settembre, una cinquantina di rappresentanti della provincia senza un km di autostrada e con un aeroporto pronto a partire, attendeva sotto il sole di Roma. “Abbiamo sbloccato” ha esultato il Sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, il primo dei sei a tornare nel gruppo dei manifestanti. A seguire giunge il Presidente della Provincia, Franco Antoci che prende in mano il megafono e racconta l’incontro ai presenti. Poi passa al commento “Sono fiducioso – dice -. E’ stato un primo passo importante. Martedì torneremo qui assieme al Sindaco Alfano, al comitato ristretto ed alla SoACo per avere la risposta. La pratica si è mossa, così come per la Ragusa-Catania, dove bisognerà aspettare l’approvazione della convenzione del project financing da parte del Cipe”. Parte l’applauso dei presenti. I gonfaloni della Provincia, dei dodici comuni iblei, di Mazzarrone e Licodia Eubea, vengono riposti nelle loro custodie, c’è chi saluta e chi riparte verso l’aeroporto. “Se servisse rimarrei qui sino al vero momento della firma di Tremonti” sussurra il primo cittadino di Chiaramente Gulfi, Giuseppe Nicastro. C’è chi invece non esulta. “L’incontro è stato interlocutorio – si esprime Iano Gurrieri – , ma soprattutto ci sono qui delle assenze assordanti. Non c’è gioco di squadra. Senza questo non possiamo andare lontano!”. Inutile chiedere i nomi degli “assenti ingiustificati”. “La lista – dice – sarebbe troppo lunga”.

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